Sarkozy in cella: minacce in video postati da altri detenuti, Procura di Parigi indaga
L'ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha iniziato a scontare la sua pena detentiva di cinque anni il 21 ottobre, dopo essere stato riconosciuto colpevole di avere cospirato per finanziare la sua campagna presidenziale del 2007 con fondi illeciti provenienti dall'ex leader libico, il defunto Muammar Gheddafi.
In un video pubblicato sui social media e analizzato dal team di verifica di Euronews, The Cube, si vede un detenuto che riprende un video attraverso le sbarre della sua cella. Una voce indica riferendosi all'altro lato del cortile della prigione che: “Sarkò [il nomignolo con cui è stato spesso chiamato Sarkozy] è proprio lì, nella sezione isolamento, tutto solo nella sua cella”.
“Sappiamo tutto, vendicheremo Gheddafi. Sappiamo tutto, Sarkò”, continua il detenuto nel video.
Euronews ha individuato un altro video girato e trasmesso in diretta streaming su TikTok, che mostra il cortile di una prigione di notte.
Si sente il detenuto che sta riprendendo ridere e poi leggere un commento pubblicato sul live streaming che dice: “Chiama Sarkò”. In risposta al commento, il detenuto dice: “Mandate una donazione se volete che lo svegli, pensavate che fosse gratis o cosa?”.
La richiesta di denaro da parte dei detenuti in cambio di interazioni con Sarkozy è in linea con altri casi verificati da The Cube in cui detenuti chiedono compensi per fare determinate cose all'interno del carcere.
La procura di Parigi ha confermato l'autenticità di almeno uno dei video trovati dal nostro team di fact-checking, aggiungendo che tre detenuti sono stati posti in custodia cautelare dalla polizia il 22 ottobre.
“È stata effettuata una perquisizione da parte dell'amministrazione penitenziaria, durante la quale sono stati sequestrati due telefoni”, ha affermato la Procura, che ha avviato un'indagine sulle minacce di morte all'ex presidente.
Abbiamo inviato entrambi i video che abbiamo identificato a un'organizzazione per i diritti dei detenuti che conosce bene la prigione de La Santé e ha confermato l'autenticità delle riprese.
“I detenuti in questi video sono incarcerati in celle situate di fronte ai reparti di isolamento e disciplinari”, ha detto a Euronews François Korber, fondatore Robins des Lois, “si sentono gridare per fare sapere ai loro amici dove si trova Nicolas Sarkozy”.
“I nuovi detenuti spesso ricevono un ‘benvenuto’ al loro arrivo, ma quando si tratta, ad esempio, di un famoso rapper appena arrivato, di solito sono più accoglienti”, ha aggiunto Korber.
Francia, i telefoni cellulari sono ammessi nelle carceri?
Alla sua riapertura nel 2019, dopo cinque anni di lavori di ristrutturazione, la prigione de La Santé è diventata la prima in Francia a essere dotata di telefoni fissi nelle singole celle.
La struttura ha anche implementato un nuovo sistema di disturbo delle comunicazioni cellulari, volto a reprimere l'uso illegale dei telefonini all'interno del carcere.
Tuttavia, nonostante le misure adottate, i cellulari sono molto diffusi tra i detenuti. Secondo il Ministero della Giustizia, nel 2023 nelle carceri francesi sono stati sequestrati circa 53mila telefonini e altri 40mila nel 2024.
“Ci sono molteplici ragioni per questo, ma in definitiva c'è corruzione nelle carceri, quindi i telefoni entrano”, ha detto Korber, “molti detenuti li usano per chiamare la famiglia, conosco molti detenuti che cenano con i loro figli la sera tramite videochiamata”.
“C'è anche il fatto che a volte le prigioni ottengono informazioni intercettando le chiamate che i detenuti effettuano dai loro telefoni cellulari”, ha aggiunto il fondatore di Robins des Lois.
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