Spagna, fango su Felipe VI e Letizia: i Reali contestati durante visita alle vittime dell'alluvione
Re Felipe VI e la regina Letizia sono stati pesantamente contestati dalla folla, mentre visitavano domenica a Paiporta, una delle città nella zona di Valencia tra le più colpite dall'alluvione che da giorni mette in ginocchio la Spagna.
Dei contestatori hanno gettato del fango sui Reali spagnoli, al grido "assassini" rivolto anche alle altre autorità presenti, tra cui il presidente della regione di Valencia, Carlos Mazon, e il premier Sanchez, che è stato sfiorato da un bastone e portato via dalla scorta.
La contestazione ha riguardato soprattutto Mazon, di cui la folla ha chiesto le dimissioni, e il premier a causa dell'intempestività dei soccorsi a loro imputata, secondo le immagini di media e Tv spagnole.
I poliziotti sono riusciti comunque a formare un cordone di sicurezza, che ha consentito a Felipe VI e Letizia Ortiz di parlare con un gruppo di persone e ascoltare le loro lamentele e le loro richieste.
“Non avete bisogno di acqua” e "noi non abbiamo niente", hanno urlato alcune persone alla Regina. Letizia ricoperta di fango è stata descritta da alcuni media come in "in stato di choc" e in lacrime, il che ha spinto uno dei contestatori a consolarla.
Re Felipe si è fermato con i residenti dopo la contestazione
I Reali hanno interrotto la visita a Paiporta e rimandato quella a Chiva, dove i media spagnoli avevano riferito in un primo momento che le autorità si fossero recate nonostante le difficoltà incontrate.
Il governatore Mazón hai poi scritto su X di capire l'indignazione popolare, dicendo tuttavia che "l'atteggiamento del Re è stato esemplare".
Nelle immagini della protesta trasmesse dall'emittente Rtve si vede anche un uomo ferito negli scontri, che hanno visto anche il lancio di bottiglie e bastoni. La polizia è dovuta intervenire con agenti a cavallo per trattenere la folla di diverse decine di persone.
Secondo l'ultimo bilancio aggiornato, i morti nelle alluvioni sono 217 oltre a un numero imprecisato di dispersi, presumibilmente quasi 2 mila.
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