Ucraina, Zelensky: "Truppe nordcoreane pronte, ma l'Occidente sta a guardare"
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha esortato gli alleati occidentali a smettere di "stare a guardare" e a prendere provvedimenti prima che le truppe nordcoreane dispiegate in Russia raggiungano la linea del fronte. Il capo di Stato ha in questo senso avanzato l'ipotesi di un attacco preventivo alle postazioni nelle quali sono state stanziate le truppe della nazione asiatica per effettuare l'addestramento, affermando di conoscerne la posizione.
Tuttavia, come noto, l'Ucraina non può utilizzare missili a lungo raggio per colpire nell'interno il suolo russo, in virtù di accordi stretti con i Paesi occidentali che li hanno forniti. Una situazione contro la quale Zelensky si è scagliato in un messaggio pubblicato sui social network: "Invece l'America sta a guardare, la Gran Bretagna sta a guardare, la Germania sta a guardare. Tutti aspettano che anche l'esercito nordcoreano inizi ad attaccare gli ucraini".
Giovedì l'amministrazione di Joe Biden ha dichiarato che circa ottomila soldati nordcoreani si trovano ora nella regione russa di Kursk, vicino al confine con l'Ucraina, e si stanno preparando a sostenere le forze russe nei prossimi giorni. Sabato, l'intelligence militare ucraina (Gur) ha parlato di oltre settemila nordcoreani equipaggiati con armi russe trasportati in aree vicine all'Ucraina. Lo stesso Gur ha affermato che le truppe asiatiche sono state addestrate in cinque località dell'Estremo oriente russo, ma non ha specificato la fonte di tali informazioni.
I leader occidentali hanno descritto il dispiegamento di truppe nordcoreane come un'escalation significativa che potrebbe scuotere le relazioni nella regione indo-pacifica e aprire la porta a trasferimenti di tecnologia da Mosca a Pyongyang, aggravando le minacce nucleari legate al programma missilistico della Corea del Nord.
L'appello di Zelensky ha preceduto di poco le affermazioni del comandante supremo dell'Ucraina, il generale Oleksandr Syrskiy, secondo il quale l'esercito di Kiev sta lottando per arginare "una delle più potenti offensive" della Russia dall'inizio dell'invasione, nel febbraio 2022. Syrskyi ha lasciato inoltre intendere che le unità ucraine stanno subendo pesanti perdite nei combattimenti, che a suo dire "richiedono un costante rinnovamento delle risorse".
Sebbene Syrskyi non abbia specificato dove si sono svolti tali combattimenti, si sa che la Russia sta conducendo da mesi un'ampia campagna lungo il fronte orientale dell'Ucraina, costringendo gradualmente Kiev a cedere terreno. Di contro, però, Mosca fatica a spingere le forze ucraine al di fuori dalla regione di confine di Kursk, dopo un'incursione avvenuta quasi tre mesi fa.
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