Elezioni in Moldova, Sandu verso la vittoria con il 99% delle schede scrutinate
Maia Sandu, attuale presidente della Moldova, ha vinto le elezioni presidenziali con circa il 55 per cento dei voti. Con il 99 per cento delle schede scrutinate la sua vittoria è certa e la presidente l'ha già rivendicata. "Moldova, avete vinto! Oggi, cari moldavi, avete dato una lezione di democrazia, degna di essere scritta nei libri di storia. Oggi avete salvato la Moldova", ha dichiarato Sandu.
In patria, la candidata è stata battuta di poco dal suo rivale Alexandr Stoianoglo, che alla fine ha ottenuto il 45 per cento delle preferenze, ma a ribaltare la situazione è stato, con ogni probabilità, il voto all'estero, nettamente favorevole alla stessa Sandu. La battaglia è stata in ogni caso decisamente serrata tra i due.
Al primo turno Sandu aveva ottenuto il 42 per cento
La tornata è stata caratterizzata da continue denunce di brogli, interferenze e intimidazioni, in una democrazia candidata a entrare a far parte dell'Unione europea. Secondo la Commissione elettorale centrale, l'affluenza è stata di oltre 1,68 milioni di persone, il 54 per cento circa degli aventi diritto.
Migliaia di persone si sono messe in fila anche a Mosca per votare, anche se nella capitale russa erano disponibili solo 10mila schede per i cittadini moldavi. Al primo turno delle presidenziali, che si è tenuto lo scorso 20 ottobre, la presidente europeista in carica Maia Sandu era risultata in testa con il 42 per cento delle preferenze. Non avendo però superato la soglia della metà più uno dei voti, è stata costretta ad andare al ballottaggio con il rivale Stoianoglo, più favorevole a un posizionamento vicino alla Russia, che aveva ottenuto il 26 per cento.
A ottobre il referendum sull'ingresso nell'Unione europea
Al contempo, sempre nel corso del mese di ottobre, si è celebrato un referendum per chiedere ai cittadini moldavi se fossero o meno favorevoli all'ingresso nell'Unione europea: i "sì" hanno prevalso di pochissimo, con appena il 50,3 per cento.
Nella tornata presidenziale a far crescere i timori è stata anche la condizione socio-economica di numerosi cittadini: la Moldova è una delle nazioni più povere d'Europa e c'è chi ha sottolineato come gli elettori possano essere stati allettati da eventuali offerte di denaro in cambio del loro voto.
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