Il prossimo commissario europeo per la Giustizia è pronto a rendere la violenza contro le donne un "reato europeo"
Lo stupro è un "crimine abominevole" e l'Ue ha ancora del lavoro da fare nella lotta alla violenza contro le donne, ha dichiarato il commissario designato per la democrazia, la giustizia e lo Stato di diritto Michael McGrath ai deputati durante l'audizione di conferma di martedì.
"È importante che ci sia uniformità e coerenza tra gli Stati membri per quanto concerne il lavoro in questo campo", ha detto il candidato liberale irlandese. McGrath ha poi aggiunto che, se l'attuazione di quella che è la prima legge europea per combattere la violenza contro le donne non dovesse bastare, prenderebbe in considerazione una proposta che preveda l'inserimento della violenza di genere nell'elenco degli eurocrimini.
Gli eurocrimini o crimini europei si riferiscono ad attività criminali che hanno un impatto su diversi Stati membri o che rappresentano una minaccia per gli interessi finanziari ed economici dell'Unione, come il terrorismo, il traffico di esseri umani o il riciclaggio di denaro.
Lo stupro escluso dalla direttiva sulla violenza di genere
All'inizio di quest'anno, l'Ue ha approvato una direttiva per combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica, direttiva che prevede nuove pene per chi commette reati contro personaggi pubblici, giornalisti e attivisti per i diritti umani e nuove regole per vietare il matrimonio forzato e le mutilazioni genitali femminili.
Ma le nuove regole europee, che gli Stati membri dovranno attuare entro il 2027, non includono lo stupro - definito come sesso senza consenso - fra i reati europei, a causa della mancanza di accordo tra gli Stati membri.
Durante l'audizione, l'europarlamentare Assita Kanko, del gruppo di estrema destra Conservatori e Riformisti europei (Belgio/Ecr), ha chiesto a McGrath quali fossero i suoi piani per garantire che lo stupro sia criminalizzato in modo uguale in tutta l'Ue.
Il candidato irlandese, che sembra destinato a ottenere il via libera dagli eurodeputati, ha affermato che la Commissione può incoraggiare gli Stati membri a introdurre il concetto di consenso nel recepimento della direttiva nelle legislazioni nazionali - definizioni di stupro basate sul consenso esistono attualmente in Paesi come Belgio, Grecia, Irlanda, Spagna e Svezia.
La Commissione europea ha proposto per la prima volta la direttiva l'8 marzo 2022, al fine di unificare in tutti gli Stati membri le norme che criminalizzano una serie di reati, tra cui la violenza informatica, le mutilazioni genitali femminili e lo stupro. Quest'ultimo ha portato rapidamente a uno scontro tra il Parlamento europeo e il Consiglio.
Mentre gli eurodeputati concordavano sulla necessità e sulla possibilità di includere nella direttiva la criminalizzazione dei rapporti sessuali non consensuali, i governi dei Paesi europei si sono divisi su un parere legale del Consiglio, che sosteneva che ciò esuli dalla competenza giuridica dell'Ue.
Nonostante mesi di intensi negoziati, il Consiglio non ha raggiunto la maggioranza necessaria per approvare l'inclusione della definizione di stupro e il Parlamento ha infine accettato il compromesso, ritenendo che una legge fosse meglio di niente.
"Un primo storico passo"
"Mentre marciamo in avanti, ricordiamo questo momento come un primo passo storico per rafforzare i diritti delle donne e illuminare la strada verso un futuro in cui ogni donna possa vivere libera dalla paura e dall'oppressione", ha dichiarato la eurodeputata Evin Incir (Svezia/S&D), dopo che il Parlamento ha approvato le nuove regole.
Il Parlamento e il Consiglio hanno concordato che la Commissione dovrà riferire ogni cinque anni sulla situazione delle donne nell'Ue e sulla necessità di rivedere la direttiva.
Due donne su dieci, in Europa, hanno subito violenza fisica e/o sessuale da parte di un compagno o di un amico. La violenza di genere ha inoltre un costo sociale annuo stimato in 290 milioni di euro a livello europeo.
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