Bruxelles t'amo non t'amo! Il Green Deal è morto?

Nella settima puntata di "Bruxelles t’amo non t’amo", il talk show settimanale di Euronews, gli ospiti sono Marco Falcone, eurodeputato di Forza Italia, Lorenzo Consoli, corrispondente da Bruxelles di Askanews, e Giorgia Ranzato, Manager per la finanza sostenibile dell'Ong Transport & Environment.
Si parla della corsa alla deregolamentazione della Commissione europee: la presidente Ursula von der Leyen vuole ridurre i fardelli amministrativi imposti alle imprese, per migliorare la competitività e nel programma di lavoro per il 2025, è previsto il cosiddetto pacchetto Omnibus, il primo passo per tagliare la burocrazia.
Ma molti temono che questa volontà di diminuire gli obblighi legislativi metta in pericolo gli standard ambientali ambiziosi del Green Deal, il piano per raggiungere la neutralità climatica dell'Unione entro il 2050.
Intanto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta mantenendo la promessa fatta in campagna elettorale di imporre dazi commerciali. Già a marzo potrebbero entrare in vigore nuove tariffe del 25% su acciaio e alluminio importati dall’estero, cosa che danneggerebbe parecchio l’economia europea. La Commissione ha promesso contromisure, ma dai produttori di bevande alcoliche alle case automobilistiche, in molti temono di perdere un grosso giro d’affari.
Tra gli argomenti del talk show anche la corruzione: secondo un sondaggio eurobarometro del 2024, il 68% crede che sia molto diffusa nel proprio Paese, con punte del 98% in Grecia e del 96% in Portogallo.
Today