Disinformazione generata dall'IA: così la Russia influenza le elezioni in Moldova

In Moldova si sta affrontando un'ondata di disinformazione guidata dall'intelligenza artificiale (IA) in vista di elezioni parlamentari di grande importanza, il cui risultato determinerà se il piccolo Paese dell'Europa orientale resterà sul proprio cammino di avvicinamento all'Ue, o se invece invertirà la rotta per entrare nell'orbita di Mosca.
In vista del voto previsto per domenica, il cui scrutinio permetterà di eleggere i 101 nuovi parlamentari, diversi gruppi che si occupano di controllare i contenuti online hanno individuato campagne di propaganda e disinformazione attribuite alla Russia. Il loro obiettivo è diminuire il sostegno al Partito d'Azione e Solidarietà, o Pas, attualmente al governo, in una tornata che molti considerano come una sorta di referendum geopolitico tra Est e Ovest.
Secondo i ricercatori, questo tipo di campagne coordinate segna una nuova fase nelle operazioni di influenza russa, basata su infrastrutture nuove e su un uso massiccio dell'intelligenza artificiale. Siti web si spacciano per media occidentali legittimi, mentre bot vengono impiegati per inondare di commenti che deridono il Pas e l'Ue.
La presidente moldava Maia Sandu ha avvertito che il voto di domenica sarà il "più importante" nella storia del suo Paese, capace di determinare se la Moldova diventerà una democrazia stabile o se si allontanerà dall'Europa. Secondo la dirigente, l'adesione all'Ue proteggerà la Moldova "dalla più grande minaccia che abbiamo di fronte: la Russia".
Mosca nega ogni intromissione nella politica interna della Moldova
Sulla scia della piena invasione dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022, la Moldova ha presentato domanda di adesione all'Ue, ottenendo lo status di Paese candidato nello stesso anno. Nel 2024, Bruxelles ha accettato di avviare i negoziati. Tuttavia, il Pas, fondato dalla stessa Sandu nel 2016 e che ha ottenuto una netta maggioranza alle elezioni parlamentari del 2021, rischia di perdere il controllo del parlamento, e non a favore di altri movimenti pro-europei, bensì alternative favorevoli alla Russia.
Lunedì la polizia ha arrestato 74 persone in 250 operazioni nell'ambito di un'indagine su un presunto piano sostenuto dalla Russia per incitare rivolte e destabilizzare il Paese. Le autorità moldave da tempo avvertono che la Russia sta conducendo una guerra ibrida - con intromissione nelle elezioni, diffusione di fake news, finanziamento illecito di partiti filorussi - proprio per cercare di far deragliare l'adesione all'Ue. Mosca ha però ripetutamente negato ogni intromissione nella politica interna della Moldova.
Smascherati alcuni siti generati dall'intelligenza artificiale
Reset Tech, società no-profit che monitora le minacce digitali alla democrazia e le operazioni di influenza russa online dal 2022, ha indagato su una piattaforma in lingua inglese generata dall'intelligenza artificiale, Restmedia, che si proclama "impegnata a esporre e affrontare le questioni critiche che plasmano il futuro dell'Europa".
Sebbene essa imiti il giornalismo investigativo con articoli dall'aspetto serio e dalla grafica ben progettata, tutti i suoi contenuti sono generati con strumenti di IA, secondo un rapporto di Reset Tech condiviso con l'Associated Press. Circa un quarto dei suoi contenuti si concentra sulla Moldova, ma viene "tradotto e amplificato" da siti web in altre lingue europee. Pubblica "propaganda allineata al Cremlino" che attacca Sandu e il suo partito.
La disinformazione secondo Reset Tech è creata e diffusa intenzionalmente, principalmente per confondere o fuorviare: "Abbiamo imparato a rilevare le tracce digitali di questi servizi segreti russi in molti Paesi diversi... e li abbiamo visti particolarmente attivi in Moldova", ha dichiarato all'AP Ben Scott, direttore di Reset Tech. "E non c'è da sorprendersi, perché lì si avvicinano elezioni molto importanti".
Cosa sono le "engagement farm" africane citate nel rapporto sulla Moldova
Il rapporto di 36 pagine rivela che Restmedia paga delle "engagement farm" presenti in Africa che si occupano promuovere le proprie narrazioni attraverso account verificati su X, nell'ambito di una strategia di "amplificazione a pagamento". Sebbene Restmedia abbia cercato di "mascherare la propria infrastruttura", i ricercatori hanno trovato "chiari collegamenti tecnici con la Russia" attraverso gli indirizzi IP e i metadati dei siti web.
"Non sono affatto scioccato dalla sofisticazione, perché non è poi così sofisticata. Ciò che è notevole è la sua dimensione", ha osservato Scott. "Se un paio di ricercatori di una Ong come la nostra possono trovare una grande operazione russa che ha come obiettivo la Moldova, perché le grandi aziende non possono farlo?".
Google ha dichiarato in un comunicato di seguire e affrontare in modo proattivo le operazioni coordinate volte a influenzare le elezioni: "Su YouTube, come parte della nostra copertura proattiva per le elezioni in Moldova del 2025, abbiamo chiuso più di mille canali dal giugno 2024 per aver fatto parte di operazioni coordinate che hanno come obiettivo la nazione europea".
Tra il 5 agosto e il 4 settembre, Expert Forum, un think tank rumeno che monitora le elezioni moldave, ha dichiarato di aver analizzato cento account TikTok non autentici che hanno raccolto un totale di 13,9 milioni di visualizzazioni in una campagna guidata da "paura e risentimento", attaccando soprattutto il Pas.
L'Intelligenza artificiale può creare profili e foto realistici sui social network
La stessa Ong ha poi scoperto una "rete specchio" dei cento account TikTok presente su Facebook: "Quello a cui stiamo assistendo oggi è fondamentalmente diverso dalle classiche campagne di disinformazione", ha dichiarato. "L'intelligenza artificiale può generare profili completi, foto realistiche, biografie credibili e contenuti variegati in pochi minuti che avrebbero richiesto settimane di lavoro manuale".
Promo-Lex, un'organizzazione no-profit moldava che monitora le elezioni, ha rivelato anche l'esistenza di 500 falsi account TikTok che hanno pubblicato gli stessi video, grafici e narrazioni anti-Ue e anti-Sandu, che hanno accumulato 1,3 milioni di visualizzazioni in tre giorni.
Guidata da venticinque "account principali", la rete ha usato due hashtag legati alle elezioni per "manipolare l'algoritmo di TikTok e forzare i post", rendendoli così virali. Il governo moldavo ha cercato di contrastare questa ondata. Il 16 settembre, Sandu ha firmato un decreto che approva la creazione di un centro per contrastare la disinformazione.
Siti web imitano i media occidentali
Un sito che imita la rivista statunitense OK! Magazine ha pubblicato una storia inventata dal titolo "La presidente moldava è coinvolta in uno scandalo sullo sperma di una celebrità!", usurpando il nome di un vero giornalista. L'articolo sosteneva che Sandu - che non è sposato e non ha figli - stesse acquistando sperma da donatori di celebrità gay come Ricky Martin ed Elton John per avere un figlio.
"L'articolo cerca di screditare Sandu facendo leva sugli stereotipi di genere e prendendo di mira la sua vita personale, erodendo al contempo la sua reputazione politica", si legge nel rapporto di Reset Tech.
Un altro articolo su un sito di fake news fa riferimento come fonte primaria a un rapporto della Russian Foundation to Battle Injustice, autorizzata dall'Ue, che accusa Sandu di gestire una tratta di bambini attraverso l'Ucraina a favore di reti pedofile in Europa: "Gli agenti del Cremlino stanno usando l'AI, e un software a basso costo per creare immagini rapide per i siti web", ha precisato Scott.
Secondo il quale "non solo propinano informazioni false agli elettori che stanno cercando di valutare questioni molto importanti per il loro Paese, ma con il tempo portano le persone a credere che non ci si possa fidare di nulla".
Reset Tech ha affermato che la rete utilizza metodi e risorse digitali che la collegano a una più ampia rete di propaganda russa, spesso indicata come Storm-1516. La sua analisi si è basata sulle ricerche dell'Insikt Group di Recorded Future e del Foreign Information Manipulation and Interference Information Sharing and Analysis Center, composto da DFRLab, EU Disinfo Lab, Alliance4Europe e Debunk.
Un oligarca filorusso accusato di ingerenze
L'oligarca moldavo filorusso latitante Ilan Shor, che è stato condannato per frode e pare viva in esilio a Mosca, è stato accusato di aver finanziato la diffusione di un'ampia rete di annunci politici a pagamento su Facebook e YouTube sostenuta dalla Russia in vista delle elezioni.
Tra il 30 aprile e il 28 luglio, una gruppo guidato da Shor e da altri attori politici ha pagato 1.505 sponsorizzazioni sulle piattaforme Meta con un budget stimato di 45mila euro, secondo il think tank WatchDog, con sede a Chisinau. Centinaia di annunci sono stati inseriti anche su YouTube.
Durante il periodo monitorato da WatchDog, sono state tre le principali "narrazioni propagandistiche" promosse sulle piattaforme social: la prima indica che il PAS truccherà le elezioni; la seconda che la Moldova perseguita la Chiesa ortodossa; la terza sostiene che il partito pro-Ue abbia impoverito la Modova.
Operazioni in Moldova contro corruzione, finanziamenti illeciti ai partiti e riciclaggio
Le autorità moldave hanno condotto una serie di operazioni nel periodo precedente alle elezioni, nell'ambito di indagini sulla corruzione degli elettori, sul finanziamento illecito ai partiti e sul riciclaggio di denaro, presumibilmente legate proprio all'"organizzazione criminale" Shor.
Durante un blitz, il 18 settembre, in cui è stata arrestata una persona: la polizia ha dichiarato di aver sequestrato denaro contante, computer portatili, documenti bancari e che i sospetti stavano ricevendo istruzioni via Telegram da "curatori nella Federazione Russa" su come distribuire e commentare video di disinformazione su Facebook, TikTok e Telegram.
Shor ha negato di aver commesso illeciti. "Sappiamo come combattere la propaganda russa e gli oligarchi filorussi", afferma Andrei Rusu, esperto di monitoraggio dei media presso WatchDog. "Ma abbiamo bisogno di maggiore sostegno da parte dei nostri partner. Le parole non salveranno il nostro Paese da un regime filorusso se queste elezioni saranno corrotte".
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