Human rights watch mette in guardia dalle deportazioni forzate di rifugiati afgani dal Pakistan

Secondo Human rights watch il Pakistan ha aumentato la pressione sui rifugiati afgani affinché lascino il Paese, nonostante i gravi rischi di persecuzione e di difficoltà economiche sotto il regime talebano.
L'organizzazione per i diritti umani ha esortato mercoledì Islamabad a porre fine alla coercizione contro i rifugiati afgani e a permettere a coloro che sono a rischio di cercare protezione.
"I funzionari pakistani dovrebbero smettere immediatamente di costringere gli afgani a tornare a casa e dare a coloro che rischiano l'espulsione l'opportunità di chiedere protezione", ha dichiarato Elaine Pearson, direttrice di Hrw per l'Asia.
Pearson ha inoltre invitato le autorità talebane a "prevenire qualsiasi rappresaglia contro gli afgani di ritorno e a invertire le loro politiche abusive nei confronti di donne e ragazze".
L'appello di Hrw giunge tra le crescenti segnalazioni di arresti e deportazioni forzate. L'ambasciata afgana a Islamabad ha recentemente affermato che le autorità pakistane hanno intensificato gli arresti di cittadini afgani a Islamabad e Rawalpindi.
Il Pakistan nega le accuse, sostenendo che sta solo lavorando per facilitare il ritorno volontario degli afgani.
La deportazione forzata degli afgani rifugiati in Pakistan
Dalla presa di potere dei Talebani nel 2021, più di 500mila afgani hanno cercato rifugio in Pakistan senza documenti legali.
Già negli ultimi mesi del 2023 il governo pakistano aveva spinto centinaia di migliaia di afgani - molti dei quali nati in Pakistan o residenti lì da decenni - a tornare in Afghanistan, pena il carcere o la deportazione forzata.
La pressione per espellere gli afgani è tornata a intensificarsi lo scorso novembre e il 31 gennaio scorso il ministero degli Interni pakistano ha annunciato che gli afgani privi di documenti di residenza ufficiali e i possessori di cittadinanza afgana devono lasciare le città di Islamabad e Rawalpindi entro il 31 marzo o affrontare la deportazione. I rifugiati registrati avranno tempo fino al 30 giugno.
Molti rifugiati sono in attesa di essere trasferiti negli Stati Uniti e in altri Paesi. L'incertezza persiste per migliaia di persone, soprattutto dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sospeso i programmi di accoglienza, lasciando 20mila afgani bloccati in Pakistan.
Rischi umanitari
Hrw ha avvertito che le condizioni in Afghanistan sono notevolmente peggiorate da quando i Talebani hanno preso il potere.
"L'Afghanistan non è sicuro per nessun ritorno forzato di rifugiati", ha sottolineato Pearson, invitando i Paesi che si sono impegnati ad accogliere gli afgani a rischio ad accelerare i loro casi.
L'ong ha sottolineato le gravi preoccupazioni per i diritti umani in Afghanistan, notando che i Talebani hanno vietato l'istruzione post-primaria a donne e ragazze. Anche i difensori dei diritti umani, i giornalisti e gli ex dipendenti statali subiscono la repressione del regime.
Secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, dal 2023 più di 800mila afgani sono tornati in Afghanistan o sono stati espulsi con la forza dal Pakistan. Oltre il 70 per cento dei rimpatriati è costituito da donne e bambini, tra cui ragazze e donne in età da scuola secondaria a cui il regime talebano impedisce di studiare e lavorare.
Secondo Hrw gli agenti pakistani hanno "fatto irruzione nelle case, picchiato e trattenuto arbitrariamente le persone, confiscato i documenti dei rifugiati, compresi i permessi di soggiorno" e "chiesto tangenti per permettere agli afghani di rimanere in Pakistan".
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