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Dipendenza da Internet: quali sono i Paesi europei in cui si trascorre più tempo online

Business • Sep 24, 2025, 6:52 AM
4 min de lecture
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Milioni di persone trascorrono la maggior parte del loro tempo online, secondo nuovi dati raccolti grazie a un sondaggio condotto in 24 Paesi, di cui dieci europei. In media, infatti, il 28 per cento delle persone dichiara di utilizzare Internet quasi costantemente. Tali risultati giungono in una fase di crescente preoccupazione per la dipendenza dagli schermi, con numerosi studi che hanno rilevato come l'eccessivo tempo trascorso su smartphone, tablet e computer può aumentare il rischio di problemi emotivi e comportamentali nei bambini.

Secondo l'indagine condotta dal Pew Research Center, con sede negli Stati Uniti, condotta all'inizio di quest'anno, le percentuali di persone che utilizzano quasi costantemente la Rete risultano più alte in Giappone (56 per cento) e Corea del Sud (49 per cento); al contrario i valori più bassi si registrano in Nigeria (13 per cento) e Grecia (14 per cento).

Spagna, Regno Unito, Francia, Svezia e Italia i Paesi europei nei quali si passa più tempo online

In Europa, Spagna, Regno Unito, Francia, Svezia e Italia sono i primi Paesi per tempo "costante" trascorso online. Sebbene l'accesso a Internet vari in Europa, secondo i dati dell'Unione europea e del Regno Unito, più del 90 per cento della popolazione di questi cinque Paesi ha accesso alla banda larga a casa.

L'Ungheria si colloca all'estremo opposto, con il 12 per cento degli intervistati che ha dichiarato di non utilizzare affatto Internet: una percentuale superiore a quella di tutti altri Paesi europei presi in esame. Tuttavia, si tratta di una percentuale piuttosto bassa rispetto ad alcuni Paesi del resto del mondo: in Kenya e in India, ad esempio, rispettivamente il 33 e il 36 per cento degli intervistati ha dichiarato di non utilizzare Internet regolarmente.

L'indagine di Pew ha anche riferito che in tutti i Paesi analizzati gli adulti più giovani tendono ad avere tassi più elevati di utilizzo di Internet e dei social media, e che tendono a essere quasi sempre online.

Von der Leyen: "Come per fumo o alcol, occorrono limitazioni per i più giovani"

Una dinamica che preoccupa anche la politica. In un recente discorso, la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha sottolineato i potenziali danni procurati dall'uso dei social network per i giovani, paragonandoli ai pericoli all'alcol e alle droghe.

"Così come ai miei tempi la società insegnava ai nostri figli che non potevano fumare, bere e guardare contenuti per adulti fino a una certa età, credo sia giunto il momento di prendere in considerazione l'idea di fare lo stesso per i social media", ha dichiarato in un discorso al Parlamento europeo il 13 settembre.

I politici di diversi Paesi europei hanno proposto diverse misure, tra cui regolamenti sulle principali piattaforme per promuovere un'atmosfera online più sicura e inviti a limitare l'uso di social media e di smartphone nelle scuole. A livello globale, decine di Paesi hanno vietato gli smartphone nelle scuole, secondo un rapporto dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (Unesco).