...

Logo Pasino du Havre - Casino-Hôtel - Spa
in partnership with
Logo Nextory

Il pane scompare dalla tavola spagnola: dal chilo quotidiano all'estinzione culturale

• Nov 8, 2025, 1:19 PM
4 min de lecture
1

Il pane, quel compagno inseparabile di ogni pasto spagnolo, sta scomparendo dalle nostre tavole a un ritmo allarmante. I numeri parlano chiaro: all'inizio degli anni 60 ogni spagnolo consumava 134 chilogrammi di pane l'anno; oggi quella quantità è crollata a 28 chilogrammi annui, un calo dell'80% che riflette molto più di un semplice cambio di dieta.

La trasformazione è, prima di tutto, generazionale e culturale. Come spiega José María Fernández, segretario generale della Confederación Española de Panaderías, esiste un taglio netto tra le generazioni: «La mia generazione non sa mangiare senza pane; quella dei miei figli e dei miei nipoti sì, sa farne a meno». I giovani hanno sostituito questo alimento tradizionale con altre fonti di carboidrati come pizza o pasta e lo associano direttamente al sovrappeso e alle intolleranze alimentari.

Questo allontanamento dal modello di dieta mediterranea è stato progressivo ma inesorabile. Nell'ultimo decennio la domanda si è ridotta di oltre il 20%, passando da 34,9 chilogrammi pro capite nel 2015 a 27,82 chilogrammi nel 2025. L'acquisto quotidiano del pane, un tempo un rito, è diventato sempre più raro.

Miti nutrizionali e industrializzazione: così cala la qualità del pane

Uno dei fattori più influenti di questo calo è la percezione errata delle sue proprietà nutrizionali. «Il pane è stato demonizzato dal mantra sbagliato secondo cui fa ingrassare», denuncia Silvia Martín, dell'Associazione delle Industrie della Panificazione. Questa convinzione si è radicata al punto che il 29,2% degli spagnoli segue una dieta senza pane, mentre il 24% non lo considera necessario per un'alimentazione equilibrata.

La realtà nutrizionale è un'altra: il contenuto di grassi del pane è basso. Il settore prova a sfatare questo mito da decenni, senza troppo successo. Inoltre, molte persone che non sono intolleranti hanno smesso di consumare prodotti con glutine in modo errato, contribuendo ancora di più al calo.

La crisi ha colpito duramente il settore tradizionale. Quattro panetterie su dieci hanno chiuso dall'inizio del secolo, vittime del calo dei consumi e dei problemi di ricambio generazionale. Il pane è aumentato di prezzo di circa il 30% in dieci anni e ora si vende soprattutto in supermercati e stazioni di servizio, dove prevale la produzione industriale.

Come denuncia l'esperta di panificazione artigianale di 3Letras Pan, a RTVE, «il risultato è un prodotto industriale con una fermentazione molto breve e tanto lievito e sapori molto, molto piatti». Questo circolo vizioso è evidente: l'industrializzazione genera qualità peggiore, che a sua volta riduce i consumi e alimenta ancora di più l'industrializzazione.

Futuro del pane in Spagna: c'è speranza?

Nonostante il quadro cupo, esiste una nicchia crescente di consumatori consapevoli che puntano su pani di qualità, integrali o a lievito madre. Chi continua a consumarlo lo fa più spesso e con maggior criterio, segno di una polarizzazione del mercato.

Il settore scommette sulla qualità come via per risalire. Come sentenzia Escarpa, «se in tutti i posti dove si fa pane si facesse pane vero, il consumo aumenterebbe in modo significativo». La sfida è recuperare la cultura del buon pane in una società che ha cambiato radicalmente il suo rapporto con l'alimentazione tradizionale.

Il calo del consumo di pane in Spagna è, in definitiva, il riflesso di una trasformazione sociale profonda: cambiamenti nei modelli alimentari, miti nutrizionali persistenti, nuovi stili di vita e una perdita della cultura gastronomica tradizionale nel contesto della modernizzazione. Il pane non scompare solo dalle nostre tavole; con lui se ne va anche un modo di intendere il cibo e la convivialità che ha definito la Spagna per secoli.


Today

Parigi, il Louvre si dota di nuove telecamere e sistemi anti-intrusione dopo il furto
• 3:07 PM
6 min
Nel colpo del 19 ottobre, i ladri hanno impiegato meno di otto minuti per forzare una finestra con l'aiuto di un montacarichi e rubare gioielli per un valore di 88 milioni di euro<div class="small-12 column text-center article__button"><a href="https://it
Read the article
Spagna, governo approva decreto per avviare la rimozione di simboli e ricordi del regime di Franco
• 11:01 AM
2 min
Il governo spagnolo ha approvato un decreto per creare un catalogo statale di "simboli e vestigia franchiste" per la loro rimozione o dimissione. Il ministro Ángel Víctor Torres stima quattromila oggetti da esaminare<div class="small-12 column text-center
Read the article
Gaza, denunciato furto di reperti archeologici da parte dell'Idf: appello alla Grecia
• 7:27 AM
3 min
Secondo l'ambasciata palestinese in Grecia, "più di 17 mila oggetti sono stati rubati dal museo archeologico Qasr al-Basha a Gaza city<div class="small-12 column text-center article__button"><a href="https://it.euronews.com/cultura/2025/11/19/gaza-denunci
Read the article
Francia: sospesa la vendita all'asta della Pascalina, la prima calcolatrice della storia
• 12:31 AM
4 min
La decisione della casa d'aste dopo che il Tribunale amministrativo di Parigi ha sospeso temporaneamente il rilascio del certificato di esportazione della Pascalina, considerata un "tesoro nazionale" dagli esperti<div class="small-12 column text-center ar
Read the article
Un ritratto di Klimt venduto all'asta per 236 milioni di dollari, battuto il record di Warhol
• 12:15 AM
3 min
Il "Ritratto di Elisabeth Lederer" di Klimt ha contribuito a salvare la vita della donna ebrea raffigurata durante l'Olocausto. Ha battuto il record all'asta precedentemente stabilito da un ritratto di Marilyn Monroe realizzato da Andy Warhol<div class="s
Read the article