Il mondo reagisce all'accordo di pace tra Armenia e Azerbaigian

I Paesi confinanti con l'Armenia e l'Azerbaigian e le istituzioni internazionali hanno reagito al nuovo accordo di pace tra Baku e Yerevan, firmato venerdì, con grande entusiasmo.
Tuttavia, l'accordo, che mira a porre fine a decenni di conflitto, include un corridoio previsto nel Caucaso che l'Iran ha dichiarato di voler bloccare. Il ministero degli Esteri iraniano ha citato le preoccupazioni per le potenziali conseguenze negative di qualsiasi intervento straniero vicino ai suoi confini.
La Russia, l'opposizione georgiana e il primo ministro georgiano Irakli Kobakhidze hanno accolto con favore l'accordo, descrivendolo come l'inizio di una nuova era di stabilità e sviluppo economico.
Anche l'Ue e l'Onu hanno salutato l'accordo come utile per il raggiungimento di una pace duratura. L'Alts rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri Kaja Kallas ha postato sui social media un link alla dichiarazione ufficiale commentando l'accordo.
"Dopo la conclusione dei negoziati bilaterali Armenia-Azerbaigian sul testo dell'accordo di pace lo scorso marzo, questo rappresenta un passo successivo importante e decisivo verso la piena normalizzazione delle relazioni tra Armenia e Azerbaigian, basata sul reciproco riconoscimento della sovranità, dell'integrità territoriale e dell'inviolabilità dei confini in linea con la Dichiarazione di Alma-Ata del 1991", si legge nel testo.
I leader di Armenia e Azerbaigian, Nikol Pashinyan e Ilham Aliyev, hanno firmato l'accordo venerdì alla presenza del presidente degli Stati Uniti Donald Trump a Washington, dopo quasi quattro decenni di sanguinoso conflitto, incentrato sulla regione contesa del Karabakh.
Nel settembre 2023, l'Azerbaigian ha recuperato il pieno controllo della regione dopo una campagna militare di successo.
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