Trump vuole un incontro Putin-Zelensky e prevede scambio di territori: “Cessate il fuoco subito”

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l’intenzione di organizzare un incontro diretto tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, dichiarando di essere pronto a partecipare “se ce ne sarà bisogno” e di volerli “mettere seduti in una stanza”.
Nell'incontro con i giornalisti alla Casa Bianca, Trump ha chiarito che Zelensky non sarà parte del faccia a faccia con Putin previsto per venerdì, ma che sentirà il presidente ucraino e i leader europei subito dopo. Il presidente americano ha inoltre riferito di essere a conoscenza, da fonti russe, di un possibile “scambio di territori”, esprimendo contrarietà alle dichiarazioni di Zelensky che ha escluso qualsiasi concessione.
L’obiettivo, ha ribadito Trump, è arrivare a un “cessate il fuoco molto velocemente” in Ucraina, raccogliendo idee e proposte da tutte le parti coinvolte per accelerare un accordo di pace.
Sul fronte russo, il presidente americano ha dichiarato di essere intenzionato a imporre sanzioni contro la Russia, "non so se avranno effetto" ha commentato Trump.
Stato di emergenza a Washington
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato lunedì una misura senza precedenti: il governo federale assumerà il controllo diretto della polizia metropolitana di Washington D.C. e schiererà, per il momento, 800 membri della Guardia Nazionale nelle strade della capitale. Trump ha anche avvertito che se sarà necessario schiererà anche l'esercito: "Ci saranno molti agenti dell'Fbi, la Guardia Nazionale ma se sarà necessario anche l'esercito".
Parlando in una conferenza stampa alla Casa Bianca, Trump ha dichiarato che l’obiettivo è “salvare la capitale degli Stati Uniti dal crimine e dallo squallore” e “ristabilire la legge e la sicurezza pubblica”. Per questo ha dichiarato lo stato di emergenza ribadendo che l'attorney general Pam Bondi supervisionerà il dipartimento di polizia metropolitana della capitale.
Trump: Washington è fuori controllo, obiettivo salvare la capitale
Il presidente ha invocato una disposizione dell’Home Rule Act del 1973 – la legge che garantì un’ampia autonomia amministrativa al District of Columbia – per porre la Metropolitan Police Department “sotto il diretto controllo delle forze federali”.
“Washington è fuori controllo, ma lo riprenderemo velocemente, come abbiamo fatto al confine meridionale”, ha detto Trump, definendo la decisione “un’azione storica per salvare la nostra capitale”.
Il presidente ha descritto la giornata come “il giorno della liberazione” per Washington, promettendo un intervento rapido per “restituire la città ai suoi cittadini”.
La mossa, che concentra nelle mani del governo federale la gestione della sicurezza pubblica della capitale, è destinata a suscitare un acceso dibattito politico e legale, riaccendendo la discussione sui limiti dell’autonomia di Washington D.C.
Trump: omicidi a Washington peggio che a Bogotà e Città del Messico
Donald Trump ha mostrato ai media nella sala stampa della Casa Bianca una serie di grafici secondo i quali il tasso di criminalità di Washington è peggiore di quello di diverse città in tutto il mondo, tra cui Baghdad, Panama City, Brasilia e Bogotà. "La nostra capitale è stata invasa da bande violente e criminali assetati di sangue, gang di giovani scatenati, maniaci drogati e senzatetto, e non permetteremo che ciò accada ancora", ha detto il presidente americano. Stando alle statistiche ufficiali delle forze dell'ordine nel 2025 e nel 2024 il tasso di criminalità a Washington è sceso.
Proteste fuori dalla Casa Bianca
A un isolato dalla Casa Bianca, circa 200 manifestanti si sono radunati per protestare contro il piano anti-crimine di Donald Trump. "Sono qui stamattina per dire che nulla di ciò che sta facendo in questo momento riguarda la nostra sicurezza", ha dichiarato Keya Chatterjee, direttrice esecutiva di Free DC, un gruppo che difende i diritti del District of Columbia.
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