Stati Uniti, Corte d'appello dà ragione a Trump: può sospendere miliardi di dollari di aiuti all'estero

Una Corte d'appello degli Stati Uniti ha dato il via libera, con la sentenza di mercoledì, alla sospensione da parte dell'amministrazione Trump di miliardi di dollari di fondi stanziati dal Congresso per gli aiuti esteri, sette mesi dopo che un ordine esecutivo del presidente degli Stati Uniti ha innescato una crisi globale nel settore degli aiuti umanitari.

I giudici hanno concluso che i beneficiari delle sovvenzioni che contestano il congelamento non soddisfano i requisiti per un'ingiunzione preliminare che ripristini il flusso di fondi.

La sentenza spiana la strada di qualsiasi controversia sulla questione per Trump che, nel primo giorno del suo secondo mandato alla Casa Bianca, ha emesso un ordine esecutivo che indirizza il dipartimento di Stato e l'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid) a congelare l'ingente spesa per gli aiuti esteri.

Dopo che gruppi di beneficiari di sovvenzioni hanno fatto causa per contestare l'ordine, il giudice distrettuale statunitense Amir Ali ha ordinato all'amministrazione di rilasciare l'intero ammontare dell'assistenza estera che il Congresso aveva stanziato per l'esercizio finanziario 2024.

Ora due dei tre giudici della Corte d'appello degli Stati Uniti per il circuito del distretto di Columbia hanno parzialmente annullato l'ordine di Ali. Karen LeCraft Henderson e Gregory Katsas hanno concluso che i querelanti non avevano una base legale valida per consentire alla corte di ascoltare le loro richieste.

La sentenza non si esprime sulla questione di merito relativa alla violazione o meno dei poteri di spesa costituzionali del Congresso da parte dell'amministrazione.

"Le parti contestano anche la portata del provvedimento adottato dal tribunale distrettuale, ma non è necessario risolvere tale questione... perché i beneficiari non hanno soddisfatto i requisiti per un'ingiunzione preliminare in ogni caso", ha scritto Henderson.

La giudice della Corte d'appello Florence Pan, che ha dissentito con i suoi colleghi, ha affermato che la Corte Suprema ha dichiarato "senza mezzi termini" che il presidente non ha l'autorità di disobbedire alle leggi per motivi politici.

"Eppure questo è ciò che la maggioranza consente oggi", ha scritto Pan. "L'opinione della maggioranza fraintende la richiesta di separazione dei poteri avanzata dai beneficiari, applica in modo errato i precedenti e consente ai funzionari dell'esecutivo di eludere il controllo giurisdizionale di azioni costituzionalmente inammissibili".

Il mese scorso, alcuni dati pubblicati sulla rivista medica The Lancet hanno avvertito che la decisione di Trump di ridurre la maggior parte dei finanziamenti statunitensi per gli aiuti umanitari internazionali potrebbe causare 14 milioni di morti in più entro il 2030.

I ricercatori hanno stimato che i bambini rappresentano un terzo delle persone che rischiano di morire giovani e che lo shock che le nazioni a basso e medio reddito stanno vivendo è "paragonabile in scala a una pandemia globale o a un grande conflitto armato", ha detto il coautore Davide Rasella.

A marzo il segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato che l'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid) ha cancellato più dell'80 per cento dei suoi programmi.