In Giappone il ministro degli Esteri tedesco Wadephul critica la Cina per il ruolo in Ucraina e il comportamento "sempre più aggressivo" contro Taiwan

Il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, ha criticato lunedì Pechino per il suo "comportamento sempre più aggressivo nello Stretto di Taiwan, nel Mare cinese meridionale e in quello Orientale", oltre "al sostegno alla Russia nella guerra in Ucraina", a poche ore dagli incontri di Washington tra Donald Trump, Volodymyr Zelensky e i leader europei, tra cui il cancelliere della Germania, Friedrich Merz.
Wadephul, che è stato ricevuto a Tokyo dall'omologo giapponese Takeshi Iwaya, ha aggiunto che Pechino sta "affermando sempre più la sua supremazia regionale e, nel farlo, sta anche mettendo in discussione i principi del diritto internazionale".
"Qualsiasi escalation in questo delicato nodo del commercio internazionale avrebbe gravi conseguenze per la sicurezza globale e l'economia mondiale", ha detto Wadephul.
Il ministro tedesco ha sottolineato anche il ruolo della Cina nell'invasione russa in Ucraina.
"La Cina è il più grande fornitore di beni a duplice uso della Russia e il suo miglior cliente di petrolio e gas", ha dichiarato Wadephul, "la guerra della Russia in Ucraina è resa possibile solo dalla Cina".
Queste dichiarazioni hanno suscitato una brusca replica da parte del governo di Pechino, che ha accusato la Germania di "incitare al confronto e di alimentare le tensioni".
"Esortiamo le parti interessate a rispettare i Paesi della regione, a risolvere le questioni attraverso il dialogo e la consultazione e a salvaguardare l'interesse comune della pace e della stabilità, invece di incitare al confronto e alimentare le tensioni", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, in una conferenza stampa.
Nonostante le critiche delle potenze occidentali, la Cina ribadisce che non sta aiutando l'esercito russo e che non è direttamente coinvolta nella guerra.
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