Bolivia, presidenziali: i candidati centrista e di destra si avviano a un ballottaggio senza precedenti

La Bolivia si avvia verso un ballottaggio presidenziale storico, dopo che i risultati preliminari hanno mostrato l’ascesa sorprendente del centrista Rodrigo Paz, capace di superare i candidati di destra ma non abbastanza da conquistare la vittoria al primo turno.
Con oltre il 91 per cento delle schede scrutinate, Paz ha raccolto il 32,8 per cento dei voti, mentre al secondo posto si è classificato l’ex presidente conservatore Jorge “Tuto” Quiroga, con il 26,4 per cento. I due si sfideranno al ballottaggio fissato per il 19 ottobre.
Secondo la legge elettorale boliviana, per evitare il secondo turno un candidato avrebbe dovuto ottenere almeno il 50 per cento dei voti, oppure il 40 per cento con un vantaggio minimo di dieci punti sul secondo classificato.
Il declino del Mas
I risultati rappresentano un duro colpo per il Movimento per il socialismo (Mas), partito fondato da Evo Morales, che per quasi vent’anni ha dominato la scena politica del Paese. Il candidato ufficiale del Mas, Eduardo del Castillo, si è fermato a un deludente 3,2 per cento, mentre il presidente del Senato Andrónico Rodríguez, esponente di una fazione scissionista, non è andato oltre l’8 per cento.
L’ascesa di Paz
Ex sindaco e volto centrista, Paz ha costruito la sua campagna rifiutando le ricette di austerità radicale proposte dall’opposizione di destra e prendendo le distanze da un Mas frammentato e incapace di risollevare l’economia. Ha inoltre criticato le proposte di cedere al capitale straniero le immense riserve di litio della Bolivia e di ricorrere al Fondo monetario internazionale per ottenere nuovi prestiti.
Il suo successo riflette l’incertezza di un Paese che, dopo settimane di sondaggi, sembrava destinato a vedere in testa Quiroga e l’imprenditore Samuel Doria Medina. Quest’ultimo, al suo quarto tentativo presidenziale fallito, ha ammesso la sconfitta dichiarando ai suoi sostenitori: “Volevo servire la Bolivia come presidente, ma non è stato possibile”.
Una nazione in crisi
Il voto si svolge in un contesto di grave crisi economica: la Bolivia, 12 milioni di abitanti senza sbocco sul mare, affronta una carenza acuta di carburante, un’inflazione a doppia cifra e una scarsità crescente di dollari americani.
Il ballottaggio tra Paz e Quiroga determinerà non solo la prossima guida politica del Paese, ma anche la direzione economica e sociale che la Bolivia intraprenderà nei prossimi anni.
Today