Afghanistan, terremoto nell’est: oltre 1.400 morti e migliaia di feriti. Appello dei Talebani

Il bilancio del terremoto nell'Afghanistan orientale è salito a oltre 1.400 morti.
Lo ha dichiarato il portavoce del governo talebano Zabihullah Mujahid, secondo cui 1.411 persone sono decedute nella sola provincia di Kunar, al confine con il Pakistan, la più colpita dal terremoto di magnitudo 6.0, e 3.124 sono rimaste ferite.
I funzionari hanno avvertito che il numero potrebbe aumentare ancora, man mano che gli aiuti raggiungono le aree isolate dove molti sono i feriti.
Diversi abitanti della provincia di Kunar vivono in ripide valli fluviali, separate da montagne impervie. Le agenzie di soccorso hanno dichiarato che molti membri delle loro squadre stavano raggiungendo le aree più isolate a piedi, a causa del terreno accidentato e delle strade dissestate.
"I feriti sono in fase di evacuazione, quindi queste cifre potrebbero cambiare in modo significativo", ha dichiarato Yousaf Hammad, portavoce dell'Autorità nazionale afghana per la gestione dei disastri.
"Il terremoto ha causato frane in alcune aree, bloccando le strade, ma queste sono state riaperte per consentire l'accesso alle aree difficili da raggiungere".
Appello dei Talebani per gli aiuti
I Talebani hanno lanciato un appello alla comunità internazionale. Il disastro colpisce un Paese già in grande difficoltà dopo il blocco degli aiuti internazionali in seguito alla presa di potere dei Talebani nel 2021.
La Commissione europea ha annunciato l'erogazione di aiuti: "A seguito del forte terremoto che ha colpito il nord-est dell'Afghanistan, l'Ue ha approvato 1 milione di euro in aiuti umanitari di emergenza per rispondere alle necessità più urgenti della popolazione colpita - si legge in una nota - Questi fondi saranno destinati ai partner umanitari che stanno già svolgendo operazioni di soccorso sul campo. Inoltre, l'Ue donerà circa 130 tonnellate di aiuti umanitari provenienti dalle proprie scorte. Si tratta di beni di prima necessità quali tende e altri articoli per l'alloggio, vestiti, forniture mediche e materiale per la depurazione dell'acqua. Gli aiuti saranno consegnati tramite due voli umanitari finanziati dall'Ue che dovrebbero arrivare a Kabul alla fine di questa settimana", spiega Bruxelles.
Il Regno Unito si è finora impegnato a stanziare 1 milione di sterline in finanziamenti di emergenza da dividere tra le agenzie umanitarie. Le risorse non andranno al governo talebano, che il Regno Unito non riconosce.
Altri Paesi, tra cui la Cina, hanno offerto assistenza per la gestione dell'emergenza.
Mark Calder, direttore dell'agenzia umanitaria World Vision Afghanistan, ha avvertito che, in mancanza di risorse, più di 250.000 persone "ingrosseranno le file" di coloro che hanno bisogno di aiuto per accedere ai bisogni e ai servizi di base.
"Questo significherà che un numero maggiore di persone vivrà senza un riparo adeguato, senza accesso a cibo nutriente per sfamare le proprie famiglie, senza acqua pulita e, per estensione, senza malnutrizione e malattie in un contesto in cui il sistema sanitario semplicemente non può essere esteso", ha dichiarato Calder.
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