Incidente funicolare a Lisbona: resa nota la nazionalità delle vittime

La Polícia Judiciária ha dichiarato venerdì che sono state confermate le nazionalità di tutte le vittime del deragliamento della funicolare di Glória.
"La Polícia Judiciária chiarisce che, nel contesto del tragico incidente dell'Elevador da Glória, le nazionalità delle 16 vittime mortali sono state confermate, dopo essere state scientificamente identificate, con la collaborazione dell'Istituto Nazionale di Medicina Legale e Scienze Forensi", si legge in un comunicato inviato alla stampa.
Secondo il comunicato, sono state identificate cinque vittime portoghesi, due sudcoreane, una svizzera, tre britanniche, due canadesi, una ucraina, una americana e una francese.
La dichiarazione delle autorità riporta anche che un cittadino tedesco, che era stato indicato tra le vittime è in realtà "ricoverato all'Ospedale di São José durante la notte". È il padre del bambino di tre anni rimasto ferito nell'incidente, la cui madre è anch'essa in terapia intensiva ma è stabile.
Giovedì, in una conferenza stampa, il direttore nazionale della Polícia Judiciária ha dichiarato che sono state identificate cinque vittime mortali di nazionalità portoghese - quattro dipendenti della Santa Casa da Misericórdia de Lisboa e il frenatore dell'ascensore - e che l'identificazione di altre otto vittime è quasi completa, con la nazionalità di tre persone ancora da accertare.
Venerdì, prima che le autorità rilasciassero la loro dichiarazione, il ministro degli Esteri francese ha confermato che un cittadino francese è tra le vittime del deragliamento dell'Elevador da Glória.
"Abbiamo avuto conferma della morte di una nostra connazionale nel tragico incidente di Lisbona. I nostri pensieri sono rivolti alla sua famiglia e ai suoi cari. L'Ambasciata è a vostra disposizione per accompagnarvi", ha scritto Jean-Noël Barrot su X.
Il lavoro di identificazione ha comportato l'esecuzione di autopsie, la determinazione dei profili genetici delle vittime ed è dipeso anche dalle informazioni fornite dai parenti e da altre agenzie, come l'Interpol.
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