Francia, due giornalisti accusati di collusione con il Partito Socialista contro Rachida Dati

"Stiamo facendo la cosa giusta per [Rachida] Dati, Patrick [Cohen] e me". Questa è la frase shock sulla ministra della Cultura Rachida Dati che ha creato polemiche in Francia nella tarda serata di venerdì 5 settembre.
Nei video registrati all'insaputa dei partecipanti e pubblicati dal media di estrema destra L'Incorrect, i due giornalisti Thomas Legrand e Patrick Cohen appaiono seduti in un caffè di Parigi insieme a Luc Broussy, presidente del Consiglio nazionale del PS, e all'eurodeputato socialista Pierre Jouvet.
È stato allora che Thomas Legrand, editorialista di France Inter e scrittore di Libération, ha pronunciato questa frase che, va notato, è stata interrotta bruscamente e senza alcun contesto. Le registrazioni risalgono al 7 luglio.
Per L'incorrect, i giornalisti attaccano la ministra nella sua corsa alla carica di sindaco di Parigi nel marzo 2026, per la quale è candidata per Les Républicains (LR).
Patrick Cohen è anche editorialista di France Inter e France Télévisions, entrambi media del servizio pubblico.
Sospensione provvisoria di Thomas Legrand
Rachida Dati ha chiesto che vengano presi provvedimenti contro i due editorialisti. "I giornalisti del servizio pubblico e di Libération affermano di "fare tutto il necessario" per eliminarmi dalle elezioni di Parigi. Si tratta di affermazioni gravi e non etiche che potrebbero portare a sanzioni. D'ora in poi, ognuno deve assumersi le proprie responsabilità", ha scritto su X, pubblicando il video pubblicato da L'incorrect.
France Inter ha annunciato venerdì sera di aver sospeso temporaneamente il suo editorialista Thomas Legrand in seguito alla diffusione del video.
Legrand si è difeso da qualsiasi attacco a Rachida Dati: "Il mio compito è combattere le bugie della signora Dati e il suo atteggiamento nei confronti della stampa. Non la combatto politicamente", ha dichiarato.
La ministra della Cultura aveva già avuto uno scambio di battute con Patrick Cohen a giugno. Interrogata su France 5 in merito ai suoi trascorsi giudiziari e alle accuse che le erano state rivolte (lobbismo illegale al Parlamento europeo), Rachida Dati aveva replicato minacciando di aprire un'inchiesta contro il giornalista per le accuse di molestie che erano state riportate da Mediapart.
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