Bloccato con il taser a Reggio Emilia, muore 41enne in ospedale: terzo caso in un mese

In attesa dei risultati dell’autopsia sul corpo di Claudio Citro, l’uomo morto nelle prime ore di lunedì 15 a Massenzatico, una frazione di Reggio Emilia, il mondo della politica si divide tra favorevoli e contrari. Il Comune di Genova va verso l’addio alla sperimentazione del taser in uso alla polizia locale.
L’intervento della polizia
Secondo le prime ricostruzioni, intorno alle 5:30 l’uomo, già noto alle forze dell’ordine e con precedenti per usura ed estorsione, avrebbe dato in escandescenze nella frazione di Massenzatico, spaventando diverse persone.
Il 41enne, che avrebbe dormito a casa del padre, fuori controllo nelle prime ore dell’alba, avrebbe tentato di buttarsi dal primo piano dell’abitazione di famiglia. Gli agenti intervenuti sul posto hanno provato a bloccarlo ricorrendo alla pistola elettrica.
Dopo il colpo, Citro si è accasciato a terra e non c’è stato nulla da fare. A nulla sono serviti i tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori. La procura di Reggio Emilia ha aperto un fascicolo per ricostruire la dinamica del decesso, mentre si attendono i risultati dell’autopsia.
Favorevoli e contrari
Dopo due decessi avvenuti a poca distanza l’uno dall’altro nel mese di agosto, prima a Olbia e poi nell'entroterra genovese, la politica è tornata a discutere sull’uso del taser da parte delle forze dell’ordine.
Il ministro dell’Interno Piantedosi, così come la Lega, è tra coloro che hanno difeso lo strumento, definito dallo stesso ministro “imprescindibile per evitare l’uso delle armi da fuoco”.
Di tutt’altro avviso i partiti di opposizione, come il Pd. Tra i contrari anche il sindaco di Torino, Lo Russo, che ne ha escluso la dotazione per la polizia municipale.
Genova: stop alla sperimentazione del taser
Intanto, l’attuale giunta Salis ha espresso l’intenzione di non proseguire la sperimentazione del taser e quindi di non dotare la polizia locale dello strumento. Un test che, peraltro, risulta essere stato approvato dalla precedente amministrazione.
A chiarire il quadro è stata l’assessora alla Sicurezza del Comune, Arianna Viscogliosi, in risposta a un’interrogazione del Pd presentata per sapere se fossero in corso eventuali sperimentazioni sull’utilizzo delle armi a impulsi elettrici da parte della polizia locale di Genova.
Il tema è tornato all’ordine del giorno in seguito ai recenti decessi avvenuti dopo l’utilizzo del taser da parte delle forze dell’ordine, incluso quello registrato lo scorso agosto nell’ entroterra genovese.
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