A Belgrado la più grande dimostrazione di forza dell'esercito serbo

Sabato la Serbia ha organizzato una parata militare su larga scala a Belgrado, mostrando carri armati, sistemi missilistici e jet da combattimento, in un'esibizione della politica estera su più fronti della nazione dei Balcani occidentali, che bilancia le aspirazioni dell'Ue con accordi di armamento con Francia, Cina, Emirati Arabi Uniti (Eau), Israele e Russia.
Diecimila truppe militari hanno sfilato nel quartiere di Nuova Belgrado, mentre la folla sventolava le bandiere nazionali e gli aerei sorvolavano il cielo.
Le armi in mostra spaziavano da quelle di produzione nazionale a quelle fornite a livello internazionale, svelando lanciarazzi di Israele e droni acquistati dagli Emirati Arabi Uniti.
La parata ha mostrato anche carri armati forniti dalla Russia e sistemi antiaerei dalla Cina, a testimonianza delle strette relazioni di Belgrado con Mosca e Pechino, nonostante Vučić e il governo guidato dal Partito Progressista Serbo abbiano ripetutamente dichiarato di voler far entrare la Serbia nell'Unione europea.
Tra le attrezzature più significative, una versatile piattaforma di artiglieria a razzo di fabbricazione israeliana, in grado di lanciare una serie di munizioni con carichi variabili e gittate fino a 300 chilometri, il che significa che potrebbe raggiungere la maggior parte delle capitali balcaniche.
Un altro è stato il caccia Rafale dell'aeronautica francese, un aereo multiuso di cui la Serbia ha ordinato 12 esemplari.
I funzionari hanno descritto l'evento come la più grande dimostrazione di forza dell'esercito serbo e il presidente Aleksandar Vučić ha affermato che la parata ha sottolineato la capacità del Paese di difendere la propria indipendenza e sovranità e di agire come deterrente contro gli aggressori stranieri.
I leader dell'opposizione, invece, sostengono che la parata non ha avuto lo scopo di mostrare la forza dell'esercito del Paese, ma piuttosto di rafforzare il governo di Vučić.
La polizia antisommossa ha impedito a diversi studenti universitari e ad altri sostenitori dell'opposizione, che hanno organizzato dieci mesi di proteste contro la corruzione, di partecipare come spettatori.
La decisione della Serbia di ospitare una parata militare a pochi mesi di distanza da quella della Croazia, tenutasi a luglio , mette in evidenza una rivalità strategica nella regione e indica una potenziale corsa agli armamenti.
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