Crosetto invia fregata italiana in soccorso della Flotilla: “Decisione presa nella notte”

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha disposto l’invio immediato della fregata multiruolo Fasan della Marina militare per garantire assistenza ai cittadini italiani presenti a bordo della Flotilla, attaccata nella notte al largo di Creta. L’unità si trovava a nord di Creta nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro e ha già fatto rotta verso l’area interessata per eventuali attività di soccorso.
Crosetto ha spiegato di aver autorizzato l’intervento nella notte tra lunedì e martedì, mentre si trovava in Estonia. “Alle 3.50, dopo un confronto con il Capo di Stato maggiore della Difesa e una valutazione dell’accaduto, mi sono sentito con la presidente del Consiglio e ho autorizzato l’immediato intervento della fregata Fasan”, ha dichiarato il ministro.
Secondo quanto reso noto dal dicastero, della decisione sono stati informati l’addetto militare israeliano in Italia, l’ambasciatore italiano e l’addetto militare a Tel Aviv, oltre all’unità di crisi della Farnesina.
Israele ribadisce che non permetterà alla Flottilla di raggiungere Gaza
Secondo quanto riporta l'emittente israeliana Channel 12, Israele avrebbe offerto agli organizzatori della Flotilla di attraccare ad Ashkelon e scaricare gli aiuti umanitari ma la proposta sarebbe stata rifiutata.
Israele ha poi emesso un duro avvertimento sottolineando che non permetterà alle navi di violare la legge raggiungendo una zona di combattimento.
La Commissione europea ha dichiarato tramite un portavoce che nessun attacco alla Flotilla è "accettabile". "La libertà di navigazione prevista dal diritto internazionale deve essere rispettata. Rispettiamo l'impegno umanitario delle persone che sono a bordo" e "condividiamo il loro impegno ma siamo anche consapevoli e preoccupati dei rischi che si stanno assumendo", ha dichiarato il portavoce dell'esecutivo Ue.
Il Parlamento europeo ha dichiarato che "sta monitorando attentamente la situazione ed è in contatto con le autorità israeliane e le autorità nazionali competenti. Il presidente è in contatto con i gruppi politici e gli uffici dei deputati al Parlamento europeo.
La protezione e il benessere dei deputati al Parlamento europeo, in qualsiasi parte del mondo, saranno sempre la massima priorità per il Parlamento. Il Parlamento insisterà sempre affinché tutti i suoi membri siano tenuti al sicuro e trattati con rispetto in quanto rappresentanti eletti del popolo europeo, ovunque si trovino nel mondo".
Cosa è successo alla Flotilla
Un nuovo attacco alla Global Sumud Flotilla è avvenuto nella notte al largo di Creta, in Grecia. La flotta internazionale di 51 navi, con a bordo cittadini, parlamentari ed europarlamentari, ha riferito sui social che almeno 15 droni hanno sorvolato le imbarcazioni a intervalli regolari di dieci minuti, provocando esplosioni a bordo. La Flotilla ha indicato Israele come responsabile dell’attacco e ha denunciato "esplosioni, pesanti sciami di droni e segnali di disturbo delle comunicazioni" a danno delle sue imbarcazioni.
Sui social media la Flotilla ha parlato di "almeno 13 esplosioni udite su e intorno a diverse imbarcazioni della flottiglia, con diffuse interruzioni delle comunicazioni". "Nelle ultime 24 ore, più di 15 droni a bassa quota si sono sospesi sopra l'imbarcazione Alma, apparendo circa ogni dieci minuti. I partecipanti alla flottiglia hanno segnalato oggetti lanciati su almeno dieci imbarcazioni da droni o aerei, causando danni. Non sono state segnalate vittime".
Nei giorni scorsi erano stati denunciati precedenti episodi in acque tunisine e sorvoli di droni in acque internazionali. “Esplosioni, droni non identificati e disturbo delle comunicazioni. Il limite cui Israele e i suoi alleati sono disposti a spingersi per prolungare gli orrori della fame e del genocidio a Gaza è disgustoso – ha denunciato Global Flotilla su X – Stiamo assistendo in prima persona a queste operazioni psicologiche. Ma non ci faremo intimidire. La nostra determinazione è più forte che mai. Continueremo a navigare”.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in missione a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, è stato immediatamente informato dell’accaduto. “La Flotilla incrocia in acque internazionali e ospita anche cittadini italiani, assieme a parlamentari ed europarlamentari – si legge in una nota della Farnesina – A favore della loro incolumità, avevamo già fatto segnalazioni alle autorità di Israele affinché qualsiasi operazione condotta dalle forze armate rispetti il diritto internazionale e il principio di assoluta cautela”. Tajani ha chiesto all’ambasciata italiana a Tel Aviv di rinnovare la richiesta al governo israeliano di garantire la tutela del personale imbarcato.
Attivisti della Flotilla denunciano uso di bombe sonore e sostanze chimiche nell'attacco
La Global Sumud Flotilla ha denunciato che l’attacco è stato lanciato anche con bombe sonore, droni e sostanze chimiche sospette nelle prime ore di mercoledì 24 settembre, a circa 600 miglia nautiche da Gaza. “Queste tattiche non ci impediranno di portare aiuti a Gaza e rompere l’assedio illegale. Ogni tentativo di intimidirci rafforza solo il nostro impegno”, hanno scritto sui social. Anche Francesca Albanese, relatrice speciale Onu per i territori occupati, ha denunciato gli attacchi e chiesto misure internazionali di protezione immediata.
Secondo Maria Elena Delia, portavoce italiana della Flotilla, sono state colpite le imbarcazioni di Italia, Inghilterra e Polonia. “È stato come un attacco ai tre Paesi. Ci auguriamo che la politica intervenga. Siamo stati attaccati da almeno quindici droni: prima hanno rilasciato sostanze urticanti, poi bombe sonore, infine si sono schiantati sulle barche. Quattro o cinque imbarcazioni, tra cui la nostra, non potranno più navigare a vela”.
La giornalista Barbara Schiavulli, a bordo della Flotilla, ha raccontato che l’attacco è durato circa tre ore. “Siamo dovuti rimanere al buio, è stata una notte difficile. Ci siamo ricompattati con il resto della Flotilla mentre eravamo sotto attacco, senza capire come qualcuno possa attaccare persone impegnate a portare aiuti umanitari. Questa è una missione pacifica, di solidarietà”.
Schiavulli ha aggiunto: “Chi ci ha attaccato ci ha definiti militanti e terroristi. Ora il Paese dovrebbe decidere da che parte stare, perché a bordo ci sono parlamentari, europarlamentari, infermieri, giornalisti e capitani. Questa è una missione della gente, contro l’assedio e la fame a Gaza”.
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