Flotilla verso Gaza: attivisti sfidano il blocco israeliano, rischio intercettazione entro 48 ore

Le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla si trovano a 270 miglia nautiche da Gaza, con un arrivo stimato tra 3 giorni. Tra appena 1,5 giorni, entreranno nella zona ad alto rischio, dove le precedenti sono state intercettate. È quanto si legge nell'ultimo aggiornamento telegram sulla missione, in cui si invita a mantenere alta l'attenzione perché la sicurezza delle barche "dipende dal fatto che il mondo stia guardando".
La Flotilla riferisce anche che una delle imbarcazioni, la Johnny M, è stata evacuata in sicurezza dopo aver subito una perdita nella sala motori, ma, spiega, "questo non causerà ritardi significativi alla nostra missione. Tutti i partecipanti sono stati trasferiti in sicurezza".
La Marina israeliana probabilmente impedirà alle navi di passare. "Israele non permetterà alle navi di entrare in una zona di combattimento", ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, rivendicando il diritto di mantenere un blocco navale intorno a Gaza, che considera un esercizio del diritto di autodifesa, legittimato dalla necessità di fermare il contrabbando di armi da parte di Hamas.
Il direttore generale del ministero degli Esteri israeliano Eden Bar-Tal ha aggiunto che la Flotilla "non è una missione umanitaria ma una provocazione politica".
Al contrario, gli attivisti della Global Sumud Flotilla ritengono che il blocco sia ingiustificato e stia alimentando le sofferenze tra i civili di Gaza. Vogliono "rompere l'assedio" e creare un corridoio umanitario permanente nella Striscia.
L'equipaggio è anche pronto a rischiare l'intercettazione da parte delle forze israeliane, come ha dichiarato l'europarlamentare per il Partito democratico Annalisa Corrado a Euronews, parlando dalla nave "Karma".
"Come per le precedenti missioni [simili], ci aspettiamo che, a un certo punto, ci sia un'intercettazione da parte delle forze israeliane che potrebbero ordinarci di fermarci e potrebbero arrestarci. È una cosa che teniamo in considerazione. Naturalmente, nessuno vuole essere un kamikaze o un martire", ha detto Corrado.
La Flotilla è stata attaccata da droni mentre navigava in acque internazionali una settimana fa. L'attacco ha provocato diverse esplosioni, danneggiato gravemente alcune imbarcazioni e costretto la flotta a fermarsi a Creta. L'equipaggio delle imbarcazioni inutilizzabili è stato trasferito su altre navi, mentre alcune persone hanno deciso di sbarcare.
"Il giorno dopo, la forza di queste esplosioni fu ritenuta sufficiente a smantellare un'imbarcazione. Immaginate di essere in mare di notte, con le onde e senza l'albero maestro. Se un attacco del genere avesse colpito solo qualche decina di centimetri in più, avrebbe potuto davvero essere un incidente molto più grave", ha ricordato Corrado.
Aiuti a Cipro? La Flotilla non ci sta
Dopo l'incidente, il governo italiano ha proposto alla Flotilla di lasciare gli aiuti umanitari a Cipro, per trasferirli nella Striscia di Gaza sotto la supervisione del Patriarcato cattolico di Gerusalemme e sotto la direzione del cardinale Pierbattista Pizzaballa, una figura rispettata tra gli attivisti pro-Palestina.
La Flotilla ha respinto l'idea, pur mantenendo un dialogo aperto con il Patriarcato. Secondo Corrado, "il governo italiano non è un interlocutore credibile" e la proposta del ministro degli Esteri Antonio Tajani è sbagliata nei modi e nei tempi.
"Il governo italiano non sta riconoscendo lo Stato di Palestina; sta bloccando la sospensione degli accordi di associazione dell'Ue con Israele. Non ha imposto un embargo totale sulle armi [a Israele], non ha chiesto un cessate il fuoco e il ripristino degli aiuti. Quindi è chiaro che una mossa del genere, se non molto maldestra, potrebbe certamente apparire come un sabotaggio", ha detto Corrado.
La posizione di Meloni sulla Palestina
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha recentemente dichiarato che l'Italia riconoscerebbe la Palestina a due condizioni: la liberazione degli ostaggi presi da Hamas durante gli attacchi del 7 ottobre 2023 e l'esclusione di Hamas da qualsiasi coinvolgimento in un futuro governo palestinese.
Ma Annalisa Corrado ha detto che la Meloni "sta solo cercando di fermare la Flotilla, invece di cercare di fermare Israele. È incredibile".
L'europarlamentare socialista, tuttavia, ha accolto con favore l'appello del presidente italiano Sergio Mattarella a trovare una soluzione di compromesso per proteggere la sicurezza dell'equipaggio e ha lodato l'attenzione del ministro della Difesa italiano Guido Crosetto alla questione.
Le navi militari italiane e spagnole, che stanno attualmente seguendo il convoglio umanitario, non sono autorizzate a entrare nelle acque di Gaza o ad affrontare la marina di Israele, in caso di intervento contro la Flotilla.
Le speranze di Tajani e la lettera a Rubio
"Speriamo che non succeda nulla. Anche stamane ho parlato con il ministro degli Esteri di Israele raccomandandomi che, anche in caso di intervento, non venga usata violenza nei confronti degli italiani e degli altri, rivelando poi che ci sono anche dei parlamentari a bordo". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Ciampino per l'arrivo del volo umanitario con un gruppo di sette bambini di Gaza bisognosi di cure.
Nel frattempo, la deputata statunitense Rashida Tlaib ha firmato una lettera insieme con altri 18 membri del Congresso chiedendo all'amministrazione Trump di garantire il passaggio sicuro della flottiglia Global Sumud. Lo riferisce Al Jazeera in un post sui social media.
Tlaib, prima donna di origine palestinese stata eletta al Congresso nel 2019, ha affermato che la flottiglia sta portando aiuti umanitari ai palestinesi morti di fame per mano di Israele a Gaza e che deve essere "completamente protetta" dagli attacchi.
"Qualsiasi attacco alla Global Sumud Flotilla o al suo equipaggio civile è una chiara e palese violazione del diritto internazionale", hanno scritto i legislatori. "Gli Stati Uniti hanno l'obbligo di proteggere i propri cittadini da attacchi stranieri. Chiediamo a lei [Rubio] di scoraggiare qualsiasi ulteriore azione ostile contro la Flotilla e di garantire il completamento con successo della sua missione umanitaria", hanno aggiunto.
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