Macron, Merz, Tusk e Starmer chiedono posizione più dura dell'Europa contro la Russia

L'Europa deve adottare un approccio più aggressivo nei confronti della Russia, abbattendo i droni che entrano nello spazio aereo europeo e abbordando le navi della flotta ombra che trasportano illecitamente petrolio per privare Mosca dei proventi della guerra, ha dichiarato giovedì in Danimarca il presidente francese Emmanuel Macron.

Intervenendo a un vertice europeo a Copenaghen, Macron e altri leader hanno chiesto maggiori sanzioni contro la Russia, in particolare contro il suo settore energetico, e hanno sottolineato che l'Ucraina è in prima linea in una crescente guerra ibrida contro l'Europa.

Le posizioni di alcuni leader europei nei confronti delle continue incursioni di droni, degli atti di sabotaggio, dei cyberattacchi e dell'elusione delle sanzioni sembrano essersi indurite nel corso dei due giorni di colloqui a Copenaghen, compresa una sessione a porte chiuse tra loro senza telefoni o consiglieri.

Macron ha esortato gli oltre 40 leader presenti al vertice della Comunità politica europea a proteggere semplicemente i propri interessi, senza segnalare le proprie intenzioni al presidente russo Vladimir Putin.

"Penso che la risposta principale dovrebbe essere una maggiore imprevedibilità e ambiguità strategica", ha detto il capo dell'Eliseo.

"È molto importante avere un messaggio chiaro: i droni che violano i nostri territori corrono solo un grosso rischio. Possono essere distrutti, punto e basta", ha detto Macron, "non siamo qui per fornire un preavviso completo. Faremo quello che dobbiamo fare".

Macron ha sottolineato la decisione delle autorità francesi di fermare una petroliera inserita nella lista delle sanzioni della flotta ombra dell'Unione Europea, e di trattenere due membri del suo equipaggio, come un modo efficace di agire.

Gli esperti navali ritengono che la nave possa essere stata utilizzata come piattaforma di lancio per voli di droni su installazioni militari e aeroporti in Danimarca, secondo quanto denunciato giorni fa dal presidente ucraino Zelensky.

La stessa nave era stata fermata per controlli dalle autorità estoni a marzo.

Macron ha affermato che la Russia finanzia "dal 30 al 40 per cento dello sforzo bellico" attraverso questa flotta ombra di petroliere obsolete che si muovono in una zona grigia.

Sequestrando le navi, per una o due settimane, "interrompiamo completamente l'efficienza dell'organizzazione", ha insistito il presidente, "la flotta ombra è un ottimo obiettivo se si vuole migliorare la nostra efficienza per ridurre queste capacità".

La Russia è una minaccia per tutti noi, dice Frederiksen

La prima ministra danese, Mette Frederiksen, ha ospitato il vertice pochi giorni dopo una serie di incidenti con i droni negli aeroporti e nelle basi militari della Danimarca. "Deve essere chiaro a tutti che la Russia non si fermerà finché non sarà costretta a farlo", ha dichiarato aprendo il vertice.

La Russia, ha detto la premier, è "una minaccia non solo per l'Ucraina, ma per tutti noi" tanto che "dobbiamo rendere la nostra Europa comune così forte da rendere impensabile una guerra contro di noi e dobbiamo farlo ora".

Frederiksen ha avvertito i suoi partner che l'Europa "non può più essere ingenua. La guerra non ha mai riguardato solo l'Ucraina. Riguarda l'Europa. Tutte le nostre nazioni, tutti i nostri cittadini, i nostri valori e la nostra libertà".

Dopo l'incontro, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha dichiarato che "Putin non dovrebbe sottovalutare la nostra determinazione. C'è davvero una forte unità e una ferma determinazione ad affrontare insieme questa aggressione e di questo sono estremamente grato".

Il primo ministro polacco, Donald Tusk, ha esortato i leader ad abbandonare ogni "illusione" sulle intenzioni della Russia. La Polonia, a causa di un'importante intrusione di droni il mese scorso, ha attivato l'articolo 4 del Trattato Nato per consentire consultazioni con gli alleati.

Da allora, Varsavia si è impegnata ad abbattere i velivoli che violeranno il suo spazio aereo.

"La prima illusione era, ed è, che non c'è una guerra", ha detto Tusk, riferendosi a coloro che parlano della guerra in Ucraina come di una "aggressione su larga scala" o usano altri eufemismi.

"No. È una guerra. Un nuovo tipo di guerra. Molto complessa, ma è una guerra" ha detto il premier polacco secondo cui è errato pensare "che sia impossibile per l'Ucraina e per tutti noi vincere questa guerra. È assurdo. L'unico vantaggio russo, l'unico, è la mentalità. Noi siamo molto più grandi di loro", in termini di potenza economica e di popolazione.

Tusk ha messo in guardia gli altri leader anche sulla posizione particolare del suo Paese, che confina con Bielorussia e Ucraina. "Sappiamo che se vincono contro l'Ucraina, in futuro sarà anche la fine del mio Paese e dell'Europa. Non ho dubbi", ha concluso il leader polacco.

Regno Unito, aumentare la pressione economica su Mosca

Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha dichiarato a Copenaghen che è importante aumentare la pressione economica su Putin.

"La pressione economica sta avendo effetto e dobbiamo continuare a esercitarla. Pressione attraverso ulteriori sanzioni, con una pressione soprattutto sull'energia e sulla flotta ombra", ha detto Starmer, prima di lasciare il vertice in anticipo per tornare nel Regno Unito, dopo che un attacco terroristico fuori da una sinagoga a Manchester ha causato due morti.

È inoltre fondamentale mettere "l'Ucraina nella posizione più forte possibile e questo significa aumentare le difese aeree, i missili a lungo raggio e le capacità anti-drone" che devono essere inviate al Paese, che ora è al quarto anno di guerra, ha aggiunto il premier britannico.