Lituania: aeroporto chiuso per ore a causa di palloni carichi di sigarette di contrabbando

Sabato sera l’aeroporto di Vilnius è stato chiuso per diverse ore dopo che decine di palloni meteorologici, alcuni trasportanti sigarette di contrabbando, hanno violato lo spazio aereo lituano partendo dalla Bielorussia. L’interruzione ha riguardato circa 30 voli e ha causato disagi a oltre 6.000 passeggeri, finché i voli non sono ripresi alle prime ore del mattino.
Secondo le autorità del Centro nazionale di gestione delle crisi della Lituania, i palloni individuati erano fino a 25, con undici recuperati: insieme hanno trasportato circa 18.000 pacchetti di sigarette. Due di questi sono stati avvistati sopra l’aeroporto stesso, costringendo alla chiusura temporanea delle operazioni.
Le operazioni di controllo sono iniziate intorno alle 20:45 di sabato e si sono protratte fino alle 4:50 della domenica, orario in cui l’aeroporto ha potuto riprendere gradualmente il normale funzionamento. I voli in arrivo sono stati dirottati verso aeroporti in Lettonia e Polonia, mentre alcune partenze sono state cancellate.
Il problema del contrabbando via palloni non è nuovo nella zona, ma negli ultimi tempi è cresciuto. L’uso di questi strumenti, meno costosi dei droni, è considerato un metodo sempre più diffuso per superare le frontiere senza passare dai punti di controllo tradizionali. L’anno scorso le autorità lituane hanno intercettato 966 palloni partiti dalla Bielorussia; finora, nel corso del 2025, ne sono stati rilevati 544.
Aumenta anche la preoccupazione per la sicurezza dello spazio aereo del Baltico, già sollecitato da episodi recenti di droni e oggetti volanti non identificati. In risposta, il parlamento lituano ha approvato una legge che permette alle forze armate di abbattere droni che violano lo spazio aereo nazionale.
Inoltre, da agosto è stata istituita una zona di interdizione al volo lunga circa 90 chilometri lungo il confine con la Bielorussia per migliorare la capacità di reazione.
Vilnius, capitale situata a meno di 40 chilometri dal confine con la Bielorussia, si trova così al centro di crescenti tensioni geografiche e strategiche.
Queste intrusioni — apparentemente legate a operazioni di contrabbando — sollevano comunque interrogativi sulle vulnerabilità della sicurezza aerea e su come garantire controlli efficaci senza paralizzare le operazioni civili.
Le autorità sottolineano che, pur non essendo ancora provate interferenze statali, la frequenza degli episodi impone una risposta coordinata più efficace e tempestiva.
Today