Rilasciata Reyes Rigo: l'attivista era accusata di aggressione a un pubblico ufficiale israeliano

Reyes Rigo, 50 anni, unico membro spagnolo della Global Sumud Flotilla ancora detenuto in Israele, potrà tornare a Maiorca dopo raggiunto un accordo con la Procura della regione del Negev.
L'attivista, che dovrà anche pagare una multa di un importo non reso pubblico, era stata accusata di aggressioni a un agente della polizia penitenziaria israeliana. Le accuse a suo carico saranno ora ritirate.
Secondo il documento dell'accusa, Rigo si è rifiutata di entrare volontariamente nella sua cella nel carcere di Ketziot e, durante la lotta con il personale di sicurezza, ha morso alla mano un membro del personale femminile provocandole delle ferite.
Le autorità israeliane hanno descritto l'incidente come un attacco a un funzionario pubblico e avevano chiesto la custodia cautelare in carcere fino alla conclusione del processo giudiziario.
Accuse di maltrattamenti e proteste
Il caso ha generato attenzione internazionale e proteste nelle Isole Baleari, dove parenti e gruppi sociali avevano chiesto il suo rilascio immediato.
Gli attivisti spagnoli che sono stati precedentemente espulsi hanno denunciato "trattamenti umilianti e disumani" durante la loro detenzione.
"Siamo stati picchiati, trascinati per terra, bendati, legati mani e piedi, messi in gabbia e insultati", ha dichiarato Rafael Borrego, uno dei rimpatriati.
Chi è Reyes Rigo
Reyes Rigo è una esperta di agopuntura e attivista nata a Palma di Maiorca.
Prima di tornare a Maiorca nel 2020 per aprire uno suo studio, ha lavorato in diversi Paesi in Europa e in Asia, dove ha sviluppato la sua carriera professionale nel campo della medicina alternativa.
Il suo impegno nelle cause umanitarie è iniziato nel 2010, durante un viaggio in India che ha segnato una svolta nella sua vita.
Da allora, ha collaborato con diverse Ong offrendo trattamenti di agopuntura a persone vulnerabili e partecipando a missioni di solidarietà.
Quest'estate ha deciso di unirsi alla Global Sumud Flotilla, la spedizione diretta a Gaza a bordo della nave El Adara, con l'obiettivo di denunciare il blocco israeliano sul territorio palestinese e di portare aiuti umanitari alla popolazione.
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