Maduro: "Il Venezuela ha abbattuto 2 aerei legati al traffico di droga"
Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha annunciato lunedì che le Forze armate del Venezuela hanno abbattuto due aerei presumibilmente legati al traffico di droga che avrebbero violato lo spazio aereo nazionale la scorsa settimana.
Durante il suo programma televisivo settimanale “Con Maduro+”, trasmesso dal canale statale VTV, il leader bolivariano ha collegato l’episodio alla presenza militare statunitense nei Caraibi, sostenendo che “mentre gli Stati Uniti spostavano i loro aerei nella regione, due velivoli della droga hanno cercato di entrare in Venezuela e sono passati davanti a loro”.
Secondo un rapporto diffuso giovedì scorso dalle Forze armate nazionali bolivariane (Fanb), i due piccoli aerei sono stati neutralizzati nello Stato di Apure, al confine con la Colombia. I velivoli, privi di transponder e in volo a bassa quota, avrebbero violato lo spazio aereo venezuelano prima di essere intercettati.
Maduro ha ribadito che il Venezuela dispone di “un modello molto avanzato nella lotta contro il narcotraffico” e ha riferito che tra gennaio e ottobre 2025 le autorità venezuelane hanno sequestrato oltre 63 tonnellate di droga provenienti da reti di narcotrafficanti colombiani.
Il presidente ha poi accusato gli Stati Uniti di utilizzare la loro presenza militare nei Caraibi – ufficialmente parte di una strategia antidroga – come copertura per promuovere un “cambio di regime” a Caracas e per difendere i propri interessi nelle risorse naturali venezuelane, in particolare il petrolio.
Nel suo discorso, Maduro ha anche lodato il presidente colombiano Gustavo Petro, definendolo “un grande combattente contro il narcotraffico”, ma ha lanciato dure accuse contro il presidente dell’Ecuador Daniel Noboa, sostenendo che il suo governo faciliterebbe il traffico di droga attraverso le proprie rotte marittime.
“Tutte le droghe prodotte in Colombia, Perù e parte della Bolivia passano attraverso l’Ecuador con le navi e le aziende del presidente Noboa, che ha rubato le elezioni con una frode”, ha dichiarato Maduro, aggiungendo che “le agenzie statunitensi, come l’FBI e la DEA, sono pienamente a conoscenza di questa situazione”.
L’episodio si inserisce in un contesto di crescente tensione regionale, con Washington che mantiene un dispiegamento militare nell’area caraibica e Caracas che denuncia ripetutamente tentativi di destabilizzazione politica.
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