Creta, sparatoria nel villaggio di Vorizia: una faida familiare dietro al massacro
                        Nel tardo mattino di sabato 1 novembre 2025, nel piccolo villaggio montano di Vorizia, a circa 52 km a sud della città di Heraklion sull’isola di Creta, si è consumata una violenta sparatoria che ha causato la morte di un uomo di 39 anni e di una donna di 56 anni, e il ferimento di almeno quattro-sei persone.
Secondo le autorità greche, l’episodio sarebbe l’esito di una lunga faida tra due famiglie locali, legata a contese su terreni, al pascolo e alla costruzione di abitazioni in zone tradizionalmente controllate da una delle due famiglie.
Come è nato il caso
La notte precedente alla sparatoria, venerdì sera, una esplosione aveva danneggiato una casa in costruzione nella zona del villaggio, riconducibile a una delle due famiglie protagoniste della faida. Nessuno era rimasto ferito nell’esplosione, ma l’evento è considerato un segnale concreto dell’escalation di tensioni.
Il giorno dopo, verso le 11:00, un conflitto a fuoco ha coinvolto membri delle famiglie in rivalità: gli spari sono stati uditi in centrovillaggio e molti residenti hanno parlato di una scena quasi «da zona di guerra». Le forze di polizia greche sono intervenute immediatamente, inviando unità speciali nella zona.
Vittime, feriti e indagini
Le due vittime identificate sono un padre di famiglia di 39 anni e una donna di 56 anni, collegata probabilmente all’altra famiglia. I feriti sono almeno quattro-sei, di cui due uomini ricoverati e posti sotto custodia perché sospettati di coinvolgimento diretto nella sparatoria.
Le perlustrazioni della polizia hanno portato alla luce armi da fuoco, munizioni e coltelli nel corso delle ricerche nelle abitazioni e nei rifugi nella zona montana attorno a Vorizia. Le autorità hanno formalmente incriminato sei persone finora.
Ricadute sul villaggio
Il villaggio di Vorizia è piccolo — circa 500-600 abitanti — ed è situato in un’area montuosa remota che rende difficile l’intervento rapido delle forze dell’ordine.
In vista dei funerali, programmati per martedì nel vicino villaggio di Alikianos (distretto di Chania) per la donna di 56 anni, è stato rafforzato il dispositivo di sicurezza: scuole chiuse, posti di blocco, controlli e dispiegamento di agenti speciali.
Le faide familiari rurali non sono una rarità in alcune zone dell’entroterra cretese, dove contese su pascoli, proprietà terriere e onore sono radicate storicamente. Quando queste conflittualità si surriscaldano, possono degenerare in violenza armata.
L’esplosione della notte prima e la sparatoria del giorno dopo segnano un salto di gravità nella contesa, che ora ha portato a una caccia all’uomo per rintracciare alcuni sospettati fuggiti nelle montagne del massiccio del Psiloritis.
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