Elezioni Usa: la maratona elettorale americana a cura di Euronews
Tutti incollati agli schermi anche in Europa domani sera, per scoprire i risultati delle elezioni americane che porteranno alla Casa Bianca il prossimo leader di quella che è considerata una delle nazioni più potenti del mondo.
La scelta dei 50 Stati americani avrà conseguenze importanti anche sull'Europa, in particolar modo sul commercio, sull'economia, sulla tecnologia, sull'ambiente e sulla sanità.
Circa 65 milioni di elettori americani hanno già espresso la loro preferenza tramite il voto anticipato e quello per corrispondenza.
Quindi, cosa possiamo aspettarci dalla notte elettorale?
Concentrarsi sugli Stati in bilico
Non sarà necessario seguire lo spoglio delle schede in tutti gli Stati. Sono sette quelli chiave, conosciuti come "Swing states", che determineranno davvero il risultato. E sono: Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Nei restanti Stati i risultati sono più o meno scontati.
La battaglia più importante si terrà in Pennsylvania che vota 19 grandi elettori, il numero più alto di tutti gli swing states.
Quando arriveranno i primi risultati
Primi exit poll
I primi risultati sono attesi intorno alle 23:00 Cet (Central european time - orario italiano) e daranno una prima indicazione sui trend di voto. Ma tutto potrebbe cambiare, perché molti seggi resteranno aperti ancora per qualche ora.
Gli exit poll forniranno anche indicazioni preziose sull'affluenza alle urne e sulla composizione demografica dei votanti - istruzione, origine, sesso, età. Questi dati spesso indicano in che direzione si avviano la corsa finale.
Chiusura dei seggi
I seggi chiuderanno tra le 23.00 e le 5.00 a partire dal Kentucky e dall'Indiana, fino all'Alaska e alle Hawaii. Ma con rispettivamente solo tre e quattro grandi elettori, i loro risultati non saranno davvero decisivi.
Per quanto riguarda gli Stati chiave, i seggi della Georgia chiudono all'1:00, della North Carolina all'1:30, della Pennsylvania alle 2:00, del Michigan tra le 2:00 e le 3:00, del Nevada alle 4:00 e del Wisconsin e dell'Arizona alle 3:00.
Decisioni di voto
Non è detto che tutti gli Stati dichiareranno i loro risultati durante la notte. I primi dati cruciali dovrebbero arrivare dalla Georgia intorno alle 4 del mattino, seguita dal North Carolina e dal Michigan.
Questi Stati contano le schede inviate per posta prima della chiusura dei seggi, a differenza di altri. I primi risultati di questi Stati potrebbero già definire il tono della serata. Ad esempio, se uno dei candidati dovesse vincere sia in Georgia che in North Carolina, i voti elettorali dell'Arizona potrebbero diventare cruciali.
Spesso quando il margine di scarto tra i due candidati è molto ravvicinato potrebbe essere richiesto un riconteggio delle schede facendo ritardare ulteriormente l'esito finale.
Nel 2020 solo l'Arizona ha dichiarato i risultati la sera stessa delle elezioni. Gli altri Stati hanno impiegato più tempo e alcuni hanno concluso con giorni o addirittura due settimane di ritardo a causa del riconteggio.
Sarà così semplice?
Probabilmente no. Sia i repubblicani di Donald Trump che i democratici di Kamala Harris hanno già preparato contestazioni legali che potrebbero portare a riconteggi. Questa campagna elettorale è stata caratterizzata da forti tensioni, con attacchi personali e persino dubbi sull'integrità del processo.
Anche le proteste non sono da escludere. Ricordiamo che la vittoria di Joe Biden nel 2020 sull'allora presidente Trump ha scatenato un'insurrezione al Campidoglio nel gennaio 2021, un momento descritto da un gruppo del Congresso statunitense come un tentativo di colpo di Stato.
Le elezioni americane su Euronews
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