L'Fbi accusa l'Iran: avrebbe pianificato l'assassinio di Trump durante la campagna elettorale
Terzo attentato contro Donald Trump. Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha accusato un uomo legato alla Guardia rivoluzionaria iraniana di aver progettato un attentato contro il presidente eletto degli Stati Uniti.
Le informazioni sono state rese pubbliche venerdì, cinque giorni dopo le elezioni americane. L'accusa si basa su una presunta cospirazione organizzata prima delle elezioni, quando Trump era ancora candidato repubblicano.
In una dichiarazione, il procuratore generale Merrick Garland ha precisato che il governo iraniano avrebbe incaricato alcune persone di guidare una rete criminale per realizzare l'assassinio di Trump, confermando così una presunta minaccia contro l'allora presidente eletto.
Il principale sospettato, identificato come Farhad Shakeri, 51 anni, è un afghano residente a Teheran e sarebbe un membro attivo della Guardia rivoluzionaria. Shakeri, che ha precedenti penali a New York ed è stato rimpatriato in Iran, si sarebbe unito ai suoi complici in carcere.
Il dipartimento di Giustizia sostiene che Shakeri abbia partecipato volontariamente a una conversazione con l'Fbi, in cui ha spiegato di essere stato incaricato di pianificare l'assassinio di Trump il 7 ottobre. Avrebbe anche affermato di non aver mai avuto intenzione di eseguire il piano nei tempi proposti, il che lascia alcuni dubbi sulle sue reali intenzioni.
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