Grecia, naufragio di migranti al largo di Samos: una vittima e tre dispersi
In Grecia una persona ha perso la vita e almeno tre risultano disperse dopo il naufragio di un’imbarcazione che trasportava migranti al largo dell’isola greca di Samos, nel Mar Egeo. Lo ha reso noto la guardia costiera greca, precisando che l’incidente è avvenuto nelle prime ore di lunedì mattina.
Ventisei migranti sono riusciti a raggiungere la costa nella zona di Petalides e hanno immediatamente allertato le autorità, riferendo che altre persone si trovavano ancora in mare. Secondo le prime ricostruzioni, l’imbarcazione sarebbe affondata poco prima dell’alba.
Scattata una vasta operazione di ricerca e soccorso
Dopo l’allarme, la guardia costiera ha avviato una vasta operazione di ricerca e soccorso, impiegando motovedette, un elicottero, una barca privata e squadre di soccorso a terra. Nel corso delle ricerche è stato recuperato il corpo senza vita di una donna, mentre le operazioni proseguono per tentare di rintracciare i tre dispersi.
Le autorità non hanno fornito dettagli sulle nazionalità delle persone coinvolte, come spesso accade nelle prime fasi delle indagini in casi di questo tipo.
La rotta greca
La Grecia rappresenta da anni uno dei principali punti di ingresso nell’Unione europea per migranti e rifugiati, soprattutto attraverso le isole dell’Egeo orientale, come Samos, Lesbo e Chio. Dal 2015 a oggi, oltre un milione di persone ha attraversato il Paese nel tentativo di raggiungere l’Europa continentale, e centinaia hanno perso la vita durante la traversata.
Secondo i dati più recenti di Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, nei primi undici mesi del 2025 gli arrivi irregolari lungo la rotta del Mediterraneo orientale sono diminuiti di circa il trenta per cento rispetto allo stesso periodo del 2024. In totale, quest’anno sono stati registrati circa quarantaseimila arrivi nelle acque greche.
Nonostante il calo complessivo nell’Egeo, Frontex segnala un forte aumento dell’attività lungo la rotta tra la Libia e Creta. Le intercettazioni su questo corridoio sono cresciute di oltre il duecentosettanta per cento su base annua, indicando uno spostamento delle rotte migratorie verso percorsi più lunghi e pericolosi.
Una serie di tragedie recenti nelle acque greche
Il naufragio di Samos si inserisce in una serie di gravi incidenti avvenuti nelle ultime settimane. Il 6 dicembre, le autorità greche hanno recuperato diciassette corpi e tratto in salvo due migranti da un’imbarcazione al largo di Creta. Due giorni dopo, un ragazzo di dodici anni è morto dopo essere stato colpito dall’elica di un motoscafo, quando un presunto trafficante avrebbe costretto i migranti a gettarsi in mare sempre al largo di Samos.
Solo una settimana più tardi, un’altra imbarcazione si è schiantata contro le rocce nei pressi dell’isola: ventotto persone sono state soccorse, mentre tre risultano tuttora disperse.
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