Caso Almasri, l’opposizione attacca Meloni: "Governo ha mentito al Parlamento"

“Giorgia Meloni ha detto finalmente la verità, ma con otto mesi di ritardo. Ora si assume la responsabilità del rimpatrio di Almasri, ma a gennaio scaricava tutto sulla magistratura”. Le parole della segretaria del Pd, Elly Schlein, sintetizzano la bagarre politica alimentata dalle dichiarazioni della presidente del Consiglio sul caso Almasri e la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di tre membri del governo.
In un'intervista al Tg5 andata in onda mercoledì sera, Meloni ha definito “surreale” la decisione del Tribunale dei ministri, che ha chiesto l’archiviazione per lei ma ha richiesto l'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, quello della Giustizia Carlo Nordio e il sottosegretario Alfredo Mantovano. “Non governano a mia insaputa, io non sono Alice nel Paese delle Meraviglie. Sono il capo del governo, non un Conte qualsiasi”, ha detto Meloni, respingendo le accuse e parlando di “disegno politico” da parte di certa magistratura per frenare la lotta del suo esecutivo all’immigrazione illegale.
La risposta dell'opposizione a Meloni
Parole che non sono piaciute all’opposizione. “È evidente il nervosismo a Palazzo Chigi – ha commentato Nicola Fratoianni di Avs – Ora addirittura rivendica che il pasticcio Almasri è tutta responsabilità del suo governo. Ma il 25 gennaio diceva il contrario, che la colpa era dei giudici”. Fratoianni accusa Meloni di voler politicizzare l’inchiesta e “trasformare un caso giudiziario in un’arma di propaganda”.
Giuseppe Conte è ancora più duro: “Il governo ha mentito anche al Parlamento, fornendo cinque, sei, sette versioni diverse per giustificare il salvacondotto a un uomo accusato di crimini contro l’umanità. Gli hanno dato un volo di Stato con tutti gli onori, ma ancora non si sa perché. Meloni è sotto ricatto? Il governo lo è? Lo vogliamo sapere”, ha detto in un video sui social.
Schlein: “Governo ha mentito"
Secondo Elly Schlein, non basta che la premier annunci che siederà accanto ai ministri indagati: “Deve spiegare in aula perché ha evitato per mesi il confronto. Ha detto una cosa vera: è impensabile che tre ministri agiscano senza il suo consenso. Ma allora perché ha taciuto fino ad ora? Senza l’inchiesta della magistratura non avrebbe mai risposto al Paese?”.
La segretaria del Partito Democratico punta anche il dito contro l’ipotesi che il governo possa porre il segreto di Stato sulla vicenda: “Sarebbe grave", ha detto Schlein in un'intervista a Domani. Colpisce il senso di impunità, come se chi governa potesse non rispettare le leggi, italiane e internazionali”.
Il nodo giudiziario: richiesta l’autorizzazione a procedere per Nordio, Piantedosi e Mantovano
La questione si è riaccesa il 4 agosto, con i giudici che hanno chiesto l’archiviazione per Giorgia Meloni, ma non per Piantedosi, Nordio e Mantovano.
Il caso riguarda il rimpatrio di Najeem Osama Almasri, capo della polizia giudiziaria di Tripoli, accusato di crimini contro l’umanità, stupri e torture. Arrestato in Italia su mandato della Corte penale internazionale, Almasri è stato poi rilasciato e riportato in Libia a bordo di un volo di Stato, con il coinvolgimento diretto delle istituzioni italiane.
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