L'Ue non sta complottando per un "cambio di regime" in Ungheria come accusa la Russia

Il servizio segreto russo Svr ha affermato che la Commissione europea sta "studiando scenari" per un "cambio di regime" in Ungheria.
Le accuse, che non sono supportate da alcuna prova, sono state ampiamente amplificate sia dai media russi promossi dallo Paese sia dagli attori della disinformazione sulle piattaforme sociali.
EuroVerify ha individuato le affermazioni infondate che circolano ampiamente su Telegram, Instagram, Facebook e X.
In una dichiarazione pubblicata il 13 agosto, l'Svr afferma che "sono state mobilitate significative risorse materiali, amministrative, mediatiche e di lobbying" a sostegno di Peter Magyar, ex membro del governo di Viktor Orbán, il cui partito di centro-destra Tisza è attualmente in testa ai sondaggi.
La dichiarazione sostiene inoltre che il governo ucraino si è "unito attivamente alla campagna per 'smantellare' il governo ungherese su ordine di Bruxelles".
Un portavoce della Commissione europea ha definito le accuse "completamente false".
I giornalisti ungheresi indipendenti, che si sforzano di riferire in modo indipendente nonostante l'arretramento democratico del governo di Viktor Orbán, hanno espresso allarme per la dichiarazione dell'Svr, affermando che la Russia si sta "intromettendo nella politica ungherese".
La disinformazione è stata citata dall'agenzia di stampa statale ungherese.
Essa suggerisce che l'interferenza russa nella politica ungherese potrebbe aumentare in vista delle elezioni parlamentari del 2026, previste per aprile.
Orbán, considerato una voce favorevole al Cremlino all'interno dell'Unione Europea, ha costantemente bloccato il sostegno dell'Ue all'Ucraina esercitando il potere di veto dell'Ungheria sulle decisioni di politica estera.
I sondaggi suggeriscono che Orbán potrebbe essere sostituito come primo ministro ungherese l'anno prossimo, dopo 15 anni al potere.
Today