In Italia è record di contagi in Europa dal virus West Nile: 22 decessi confermati finora

L'Italia è il paese con più infezioni dal virus West Nile in Europa, secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che nel suo ultimo aggiornamento ha confermato 335 casi finora in 8 paesi in Europa (Bulgaria, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Romania, Serbia e Spagna).
L'Ecdc indica 274 casi in Italia al 13 agosto, un dato aggiornato questo giovedì dall'Istituto superiore di Sanità italiano (Iss) a 351 casi, a causa della settantina di infezioni registrata nell'ultima settimana.
L'Iss riporta casi in 15 regioni e 52 province italiane, in maggioranza in Campania e Lazio, e un totale finora di 22 decessi. Secondo gli esperti l'Italia registrerà il picco dei casi nel periodo tra la fine di agosto e l'inizio di settembre.
I contagi da West Nile in Europa
Il 2025 ha rappresentato l'anno record dei contagi da West Nile in tutta Europa negli ultimi tre anni. Oltre all'Italia, sono stati registrati casi anche in Grecia (35), Serbia (9), Francia (7), Romania (6), Ungheria (2), Bulgaria (1) e Spagna (1).
"L'Europa sta entrando in una nuova fase, in cui la trasmissione più prolungata, diffusa e intensa delle malattie trasmesse dalle zanzare sta diventando la nuova normalità" ha dichiarato la direttrice dell'Ecdc Pamela Rendi-Wagner. "L'Ecdc sta lavorando a stretto contatto con tutti gli Stati membri per fornire un supporto personalizzato e tempestive linee guida di sanità pubblica per rafforzare la risposta dell'Europa" ha aggiunto.
A contribuire in larga parte alla diffusione del virus è il cambiamento climatico, riferisce l'Ecdc. Temperature più alte, estati più lunghe e inverni più miti permettono la proliferazione delle zanzare che trasmettono il virus attraverso le punture.
I sintomi del virus e come prevenirlo
Circa l'80 per cento delle persone contagiate dal virus West Nile è asintomatica. La restante parte lamenta generalmente sintomi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei.
I sintomi più gravi si presentano in meno dell'1 per cento dei casi, ma più spesso negli anziani e nelle persone debilitate. In questi casi, possono esserci febbre alta, tremori, disturbi alla vista, convulsioni, fino alla paralisi e al coma.
Il virus è trasmesso prevalentemente dalle punture di zanzara, in casi molto rari da trasfusione di sangue e trapianti di organi.
Dato che non esiste un vaccino per il West Nile, tutta l'attenzione deve essere posta sulla prevenzione. L'Iss suggerisce di usare repellenti contro le zanzare, indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe, mettere le zanzariere alle finestre e svuotare spesso i vasi di fiori che possono avere acqua stagnante.
Il boom di casi di dengue e chikungunya
Oltre al virus West Nile sono aumentati anche i casi di altre malattie trasmesse dalle zanzare. Circa 700 milioni di persone vengono infettate dalle zanzare ogni anno e i morti sono più di un milione, secondo i dati forniti dal World Mosquito Program.
Tra le malattie più comuni ci sono la dengue e la chikungunya. La prima è "la malattia trasmessa dalle zanzare più diffusa al mondo" ha spiegato Greg Devine, direttore senior di entomologia del World Mosquito Program in occasione della Giornata Mondiale della Zanzara, istituita per richiamare l'attenzione sulle malattie trasmesse da questi insetti.
Nel 2025 i casi di dengue sono stati 3,6 milioni, con oltre 1.900 decessi in 94 paesi, in particolare nel Pacifico. Nel caso della chikungunya, i contagi sono stati almeno 240 mila, con 90 decessi, soprattutto in Asia. I casi sono però aumentati anche in Europa: 27 i focolai nel 2025, con 111 infezioni in Francia e sette in Italia, secondo i dati dell'Ecdc.
Anche nel caso di dengue e chikungunya, le complicazioni sono rare, ma le persone anziane sono le più vulnerabili. Non esistono trattamenti specifici né per la dengue né per la chikungunya, ma per quest'ultima nell'Ue sono stati approvati due vaccini.
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