Stallo nella selezione del nuovo Garante della privacy europeo: denunce e incertezze

Il processo di selezione del nuovo Garante europeo della protezione dei dati (Gepd) sta attraversando una fase di stallo, alimentato da divergenze politiche tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell'Ue, nonché da crescenti preoccupazioni riguardo all'indipendenza della figura scelta.
L'ufficio del Mediatore europeo ha confermato di aver ricevuto due denunce in merito a questo processo, con la prima risalente prima dell'estate e la seconda di natura più urgente, attualmente sotto esame.
Il Gepd è un'autorità indipendente responsabile del monitoraggio del rispetto delle normative sulla protezione dei dati da parte delle istituzioni europee.
L'attuale garante, Wojciech Wiewiórowski, ha visto scadere il suo mandato a dicembre dell'anno scorso, ma fino ad oggi non è stato scelto un sostituto. La procedura di selezione è stata segnata da divergenze tra il Parlamento e gli Stati membri, che hanno appoggiato candidati differenti.
La commissione Libe del Parlamento europeo ha votato a favore della nomina di Bruno Gencarelli, un funzionario di lunga data della Commissione europea, come nuovo Gepd. Tuttavia, questa proposta ha sollevato forti critiche da parte di esperti del settore della privacy, che hanno accusato la sua nomina di compromettere l'indipendenza necessaria per ricoprire il ruolo.
Secondo un gruppo di accademici, la sua candidatura sarebbe incompatibile con il principio di indipendenza costituzionalmente tutelato, in quanto Gencarelli ha lavorato per oltre 12 anni in ruoli manageriali nella Commissione europea. Questo ha sollevato preoccupazioni sul fatto che il nuovo Gepd potrebbe essere influenzato troppo dalle politiche interne dell'Ue.
Nel frattempo, gli Stati membri sostengono la permanenza di Wiewiórowski per un altro mandato, ma la situazione continua a essere in sospeso. La procedura di selezione si è arenata dopo che una breve lista di candidati, selezionata dalla Commissione europea, è stata sottoposta ad audizioni nel gennaio di quest'anno. Nonostante le varie riunioni tra i rappresentanti del Parlamento e degli Stati membri, non è stato ancora trovato un accordo.
Il Gepd, istituito nel 2004, ha un ruolo fondamentale nel fornire consulenze legislative e monitorare la protezione dei dati in tutta l'Ue, sebbene non abbia il potere di multare le grandi aziende tecnologiche per le violazioni delle normative sulla privacy, potere che spetta alle autorità nazionali per la protezione dei dati. Questo contesto rende la nomina del nuovo Gepd particolarmente cruciale, ma la mancanza di un accordo politico continua a ritardare il processo.
In assenza di una nuova nomina, Wojciech Wiewiórowski prosegue nel suo ruolo ad interim, ma la situazione potrebbe diventare sempre più difficile da gestire se la selezione non viene completata a breve. Il Mediatore europeo sta ora esaminando le denunce, e se le questioni sollevate risultassero fondati, potrebbe avviare un'indagine ufficiale, aumentando ulteriormente l'incertezza sul futuro del Gepd.
L'Ue potrebbe dover affrontare non solo un problema di leadership, ma anche una crisi di legittimità per il Gepd se non si trova un consenso sulla figura da nominare, rischiando di minare la fiducia nelle istituzioni europee nel campo della protezione dei dati.
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