Gaza, appello per la pace del Papa: la strage di guerra e carestia nella Striscia muove i cattolici

L'avanzata militare di Israele con l'obiettivo di controllare definitivamente il nord di Gaza, che ha portato all'ordine di evacuazione anche dalla Chiesa cattolica della Sacra Famiglia, ha rinnovato le condanne e gli appelli alla pace nel mondo cattolico, a partire dal Pontefice.
"Supplico che siano liberati tutti gli ostaggi, si raggiunga un cessate il fuoco permanente e si faciliti l'ingresso degli aiuti umanitari e che venga integralmente rispettato il diritto umanitario, in particolare l'obbligo di tutelare i civili e i divieti di punizione collettiva, di uso indiscriminato della forza e di spostamento forzato della popolazione", ha detto Leone XIV nell'udienza generale del mercoledì in Vaticano.
Il Papa ha detto di "associarsi alla dichiarazione congiunta dei Patriarchi di Gerusalemme" in cui quello latino, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, e quello ortodosso Teofilo III, hanno annunciato la scelta delle loro comunità religiose di non andare via da Gaza.
Israele avanza su Gaza, altri morti per fame
Almeno 23 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza mercoledì, secondo fonti mediche locali, tra cui alcuni civili in cerca di cibo a altri per fame, il che porta il bilancio dei decessi per stenti a 313 secondo fonti sanitarie locali.
Le vittime sono state coinvolte in particolare nelle operazioni militari israeliane alla periferia di Gaza City e a Jabaliya in parallelo a un'evacuazione dei civili che un portavoce dell'esercito ha definito "inevitabile" e, nel sud della Striscia, a Khan Younis.
Nelle stesse ore le forze israeliane hanno inviato mezzi e cecchini a Nablus, nel nord della Cisgiordania, in un'operazione che ha causato decine di feriti. Nel territorio occupato - che insieme a Gaza, Gerusalemme Est e altri territori occupati - dovrebbe formare un futuro Stato palestinese secondo la comunità internazionale, sono quasi mille i morti da quando è cominciata la guerra nella Striscia.
L'evoluzione terribile della guerra è stata ricordata anche da Giorgia Meloni, intervenuta mercoledì al Meeting di Rimini. "La reazione di Israele è andata ogni oltre proporzionalità", ha detto la presidente del Consiglio italiana che ha anche "condannato l'ingiusta uccisione di giornalisti".
L'appello di una suora cattolica in Giordania
La decisione israeliana di intensificare gli attacchi a Gaza ha scatenato vaste proteste di piazza martedì e una reazione del tutto particolare, da parte di una suora della comunità della Piccola Famiglia dell’Annunziata di Ma’in.
In una lettera aperta, Suor Giovanna, ha denunciato il rischio di essere complici di un genocidio restando inerti e proposto di radunare religiosi e religiose a Roma, per pregare davanti al Quirinale e chiedere al governo italiano di interrompere la vendita di armi a Israele.
Nonostante i ripetuti appelli di Papa Leone XIV alla pace per Gaza, la religiosa ha criticato la Chiesa "per il suo silenzio" di fronte alla tragedia, alle "decine di migliaia di morti, bambini mutilati, ospedali distrutti e intere famiglie cancellate".
"Davanti a un genocidio non esiste neutralità", ha proseguito Suor Giovanna nel suo appello, "o si è complici o si sceglie la verità".
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