Israele nega l'ingresso alla delegazione parlamentare di Avs e ai leader Fratoianni e Bonelli

Israele ha notificato giovedì il divieto di ingresso nel Paese a una delegazione parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), guidata dal segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, e dal leader Europa Verde, Angelo Bonelli. Lo ha annunciato Fratoianni ai cronisti davanti alla Camera dei Deputati.
"L'ambasciata israeliana (ci) ha comunicato che il nostro status è stato revocato", ha detto Fratoianni. "Il nuovo stato è: negata la possibilità di ingresso in Israele".
La delegazione aveva visitato la Cisgiordania lo scorso aprile per incontrare attivisti e parlamentari israeliani. L'ambasciata di Tel Aviv in Italia ha ora revocato il visto emesso in quell'occasione.
Il gruppo di Avs era composto dai deputati Peppe De Cristofaro, Marco Grimaldi e Franco Mari, e dalla presidente dell'organizzazione AssopacePalestina ed ex-vicepresidente del Parlamento Europeo, Luisa Morgantini.
Secondo Avs, si tratta di una ritorsione per le critiche mosse al governo di Benjamin Netanyahu e alla guerra a Gaza.
"La democrazia di Netanyahu è questa: fermare chi critica la pulizia etnica in corso o uccidere i giornalisti per impedire che sia documentato l'orrore a Gaza", ha attaccato Bonelli in un post su X.
Tajani: "Non sapevamo nulla"
Dal governo è arrivato il commento del ministro degli Esteri, Antonio Tajani: "Non ne sapevo nulla, l'hanno annunciato adesso. Vedremo che cosa è successo", ha detto in Senato, sollecitato dall'opposizione a chiarire sulla questione.
Sulle contromisure il ministro si è tenuto cauto: "Le decisioni si prendono dopo che si è capito che cosa è successo. Devo verificare. Non è che decide il governo, è il Parlamento che decide".
Israele nega l'ingresso ad altri politici dopo le critiche su Gaza
Israele ha recentemente negato l'ingresso anche ad altri politici europei e funzionari dell'Onu che si sono espressi contro il conflitto nella Striscia.
Il divieto di ingresso è stato notificato a settembre alla ministra spagnola per la Gioventù, Sira Rego, e alla vicepremier e leader della coalizione di sinistra Sumar, Yolanda Diaz, in reazione al rafforzamento dell'embargo sulle armi adottato dalla Spagna.
Ad agosto, il sindaco di Barcellona, Jaume Colboni, avrebbe dovuto visitare lo Yad Vashem, l'Ente nazionale per la memoria della Shoah in Israele, e incontrare alcuni rappresentanti dall'Autorità nazionale palestinese (Anp), ma il suo visto è stato negato.
A luglio Israele ha poi deciso di non prorogare il visto a un alto funzionario delle Nazioni Unite a Gaza, Jonathan Whittall, che aveva denunciato le condizioni umanitarie nei territori palestinesi.
Un caso simile è avvenuto all'europarlamentare di La France Insoumise e attivista palestinese naturalizzata francese, Rima Hassan, che a febbraio si stava recando in Israele insieme a una delegazione dell'Unione Europea, ma il visto le è stato negato.
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