Gaza, commissione inchiesta Onu accusa Israele di "violenza sessuale e riproduttiva" sui palestinesi

Una commissione internazionale, incaricata dalle Nazioni Unite di indagare violazioni dei diritti umani nei territori palestinesi occupati, ha accusato giovedì Israele fare "uso sistematico di violenza sessuale, riproduttiva e di altre forme di violenza di genere" nella Striscia di Gaza.
Il rapporto, presentato a Ginevra, denuncia come tali abusi siano parte di "uno sforzo più ampio per minare il diritto all'autodeterminazione" dei palestinesi, ha sottolineato uno dei membri della commissione d'inchiesta, l'australiano Chris Sidoti.
Sidoti ha citato anche la fattispecie di "violenza riproduttiva", con riferimento alla distruzione probabilmente intenzionale di cliniche per la fertilità nella Striscia dove erano conservati circa 4mila embrioni. Per l'indagine tale condotta configura un "atto di genocidio"
La commissione d'inchiesta accusa anche le forze di sicurezza e difesa israeliane di sottoporre i detenuti palestinesi a stupri e violenze sessuali. È stato "documentato un modello di violenza sessuale, compresi casi di stupro e altre forme di violenza, tortura e atti disumani che equivalgono a crimini di guerra e crimini contro l'umanità", ha aggiunto Sidoti.
Israele, che ha impedito l'accesso degli investigatori nel Paese e dunque ai territori palestinesi, ha respinto le accuse tacciando la commissione di basarsi su "fonti di seconda mano, non corroborate".
Le conclusioni della commissione d'inchiesta, che ha indagato dal 2021 anche su Cisgiordania e Gerusalemme Est, possono essere utilizzati come prova per la Corte penale internazionale (Cpi) o altri organismi che abbiano un mandato di perseguire crimini di guerra e contro l'umanità.
La Corte penale internazionale ha già emesso ordini di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, accusandoli di crimini di guerra a Gaza, così come gli allora leader di Hamas tutti nel frattempo deceduti.
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