Cina e Russia chiedono la fine delle sanzioni nucleari sull'Iran

Cina, Russia e Iran hanno chiesto congiuntamente agli Stati Uniti e all'Occidente di revocare le sanzioni contro Teheran per il suo programma di arricchimento nucleare.
Nel corso di un incontro a Pechino venerdì, il viceministro degli Esteri cinese Ma Zhaoxu ha avuto colloqui con il viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov e il viceministro degli Esteri iraniano Kazoo Gharibabadi.
In una dichiarazione congiunta letta dal viceministro degli Esteri cinese, i tre hanno chiesto di porre fine alle sanzioni statunitensi contro l'Iran per il suo programma nucleare.
La lettera di Trump a Khamenei per limitare il programma nucleare di Teheran
I colloqui sono avvenuti dopo che Trump ha scritto una lettera alla Guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, nel tentativo di riavviare le discussioni su come limitare la rapida avanzata del programma nucleare di Teheran.
Khamenei, ha apertamente deriso le iniziative diplomatiche di Trump, affermando di non essere interessato a colloqui con un "governo prepotente". Ma la partecipazione dell'Iran ai colloqui con Cina e Russia per sollecitare gli Stati Uniti a revocare le sanzioni sembra contraddire questa posizione.
Cina e Russia hanno rapporti particolarmente stretti con l'Iran grazie a diversi accordi di fornitura energetica, mentre l'Iran ha fornito alla Russia i cosiddetti droni kamikaze nella sua guerra contro l'Ucraina. Tutti e tre i Paesi sono membri dell'alleanza Brics.
Cina e Russia erano anche entrambe parti dell'accordo originale del 2015, il Joint Comprehensive Plan of Action, per limitare il programma di arricchimento nucleare dell'Iran in cambio di una riduzione delle sanzioni.
Trump ha ritirato gli Stati Uniti dall'accordo durante il suo primo mandato, lamentando che si trattava di un "cattivo accordo".
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