Nuovi raid russi nell'Ucraina occidentale, almeno un morto e 14 feriti

Una persona è stata uccisa e almeno quattordici sono rimaste ferite a seguito di nuovi attacchi russi nell'Ucraina occidentale, nonostante i recenti colloqui volti a trovare un accordo di pace, dopo ormai ormai quasi quattro anni di guerra.
Un raid sulla città occidentale di Leopoli ha ucciso una persona e ne ha ferite altre tre, secondo i servizi di emergenza ucraini. Il governatore della regione, Maksym Kozytskyi, ha riferito che l'esplosione ha danneggiato ventisei edifici residenziali, un asilo e diversi uffici.
Almeno undici persone sono state inoltre trasferite a causa dell'attacco: "Leopoli ha vissuto una notte difficile. Il nemico ha condotto un attacco combinato con droni e missili Shahed", ha precisato Kozytskyi.
Un'altra ondata di missili e droni ha causato incendi in un grande impianto elettrico nella città di Mukachevo, mentre nella regione di Rivne, a circa 304 chilometri a ovest della capitale Kiev, è stato lanciato un allarme aereo. Esplosioni sono state udite anche nella città nord-occidentale di Lutsk.
La Russia continua dunque a colpire l'Ucraina nonostante gli sforzi diplomatici. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha suscitato un cauto ottimismo tra i leader europei lasciando intendere che gli Stati Uniti possano partecipato alla fornitura di garanzie di sicurezza a favore di Kiev in caso di un accordo di pace, anche se ha poi escluso di inviare soldati sul posto.
Le garanzie contro un possibile nuovo attacco rappresentano un elemento chiave per il governo di Kiev in vista di un possibile accordo di pace.
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