Gaza: prosegue l'operazione Amalthea, ma ritardi nel porto israeliano frenano l'arrivo degli aiuti

L'operazione di invio degli aiuti umanitari a Gaza, avviata martedì mattina nell'ambito del progetto "Amalthea", sta proseguendo senza ostacoli significativi, nonostante un breve ritardo al largo del porto israeliano di Ashdod.
La nave cargo Henke, che trasporta i generi alimentari, è rimasta ancorata per circa due ore al largo di Ashdod, in attesa di ricevere l'autorizzazione per scaricare il suo prezioso carico destinato alla Striscia di Gaza.
La missione umanitaria, promossa principalmente da Cipro con il supporto di Malta e altre organizzazioni internazionali, è composta da circa 1.200 tonnellate di aiuti. Le forniture includono 700 tonnellate di generi alimentari inviate da Cipro tramite CyprusAid, 500 tonnellate donate dal governo di Malta e contributi da organizzazioni umanitarie con sede negli Stati Uniti, Italia, Ordine di Malta e Kuwait.
Tra gli aiuti si trovano alimenti di prima necessità come pasta, riso, cibo in scatola e alimenti specializzati per bambini. Questi beni saranno distribuiti a Gaza tramite l’organizzazione benefica World Central Kitchen, una realtà internazionale che si occupa della distribuzione di pasti a chi è in situazione di emergenza.
L’operazione, come dichiarato dalla parte cipriota, è realizzata sotto l’egida del meccanismo di distribuzione delle Nazioni Unite, che supervisiona la consegna di aiuti umanitari in aree conflittuali.
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