Putin vuole incontrare Zelensky ma solo a Mosca, Kiev: proposta inaccettabile

Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso mercoledì la volontà di organizzare un incontro faccia a faccia con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, ma solo se il vertice verrà organizzato a Mosca. Il leader russo, che ha parlato nel corso di una conferenza stampa dopo la parata del Giorno della Vittoria a Pechino, ha affermato che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto che i due si riuniscano per discutere di come porre fine alla guerra.
La risposta di Kiev: "Proposta avanzata è consapevolmente inaccettabile"
"Ho detto di sì, che era possibile, che venisse a Mosca", ha dichiarato Putin. "Non ho mai escluso la possibilità di incontrarlo. Ma ha senso incontrarlo?", ha aggiunto, mettendo ancora una volta in dubbio la legittimità della presidenza di Zelensky. Ha quindi ripetuto: "Potremmo farlo, non ho mai rifiutato di farlo se ciò porta a qualche risultato positivo".
Poche ore dopo è arrivata la risposta da parte del ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiha, che ha sottolineato come ci siano “almeno sette Paesi pronti a ospitare un incontro tra i leader di Ucraina e Russia. Austria, Santa Sede, Svizzera e tre Stati del Golfo”. Si tratta, ha aggiunto il capo delle diplomazia di Kiev, “di proposte serie e il presidente Zelensky è pronto a un incontro in qualsiasi momento. Ma Putin continua a prendere in giro tutti, avanzando proposte consapevolmente inaccettabili”.
Sybiha ha quindi insistito sulla necessità di aumentare le pressione su Mosca, considerata l'unica strategia utile per costringere Putin "a prendere finalmente sul serio il processo di pace”.
I dubbi di Mosca sulla legittimità di Zelensky
Il Cremlino ha ripetutamente sollevato la questione della scadenza del mandato presidenziale di Zelensky - sebbene l'Ucraina non possa legalmente organizzare elezioni mentre è in corso una guerra e con una parte del suo territorio sotto occupazione. Le parole di Putin arrivano inoltre dopo una serie di incontri organizzati da Trump in agosto, tra cui un vertice con Putin in Alaska, seguito rapidamente da un altro con Zelensky e i leader europei e della Nato a Washington.
L'incontro in Alaska non ha prodotto risultati immediati, e Trump aveva dichiarato: "Non ci siamo, ma abbiamo buone possibilità di farcela". Da allora, tuttavia, il presidente degli Stati Uniti ha spinto per compiere progressi nel porre fine alla guerra con la Russia, giurando che l'Ucraina avrebbe ricevuto garanzie di sicurezza come parte di qualsiasi futuro accordo di pace, poiché l'Europa rimane "la prima linea di difesa".
La guerra di Mosca continua incessante
Mosca aveva ripetutamente respinto la possibilità di colloqui diretti tra Zelensky e Putin, adducendo varie ragioni, tra cui il fatto che i preparativi di un eventuale vertice non erano ancora sufficienti, e aveva posto appunto in dubbio la legittimità di Zelensky. Il consigliere del Cremlino per la politica estera Yuri Ushakov, che era presente al vertice in Alaska di agosto, ha in ogni caso dichiarato martedì che non è stato raggiunto alcun accordo tra Trump e Putin per incontrare il leader ucraino.
Lunedì, durante il suo discorso al vertice dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai a Tianjin, in Cina, Putin ha apertamente accusato l'Occidente e la Nato di essere responsabili della guerra in Ucraina. Ha quindi difeso l'invasione, dicendo ai presenti che è stata "il risultato di un colpo di Stato in Ucraina, sostenuto e provocato dall'Occidente": un riferimento alle sanguinose proteste dell'Euromaidan a Kiev, che si sono concluse con la rimozione del presidente Viktor Yanukovych, vicino al Cremlino, nel 2014. "La seconda ragione della crisi è il costante tentativo dell'Occidente di trascinare l'Ucraina nella Nato", ha aggiunto Putin.
Il presidente russo aveva già affermato gli stessi concetti in passato. Nel frattempo, la Russia ha continuato a bombardare quotidianamente l'Ucraina, lanciando soltanto nella notte di mercoledì una raffica di oltre 500 droni e una ventina di missili contro diverse regioni del Paese.
Ha inoltre intensificato la sua offensiva estiva nell'Ucraina orientale con l'obiettivo di occupare tutta la regione di Donetsk.
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