Riunita la Coalizione dei Volenterosi: a Ucraina pattuglie aeree e navali, "inaccettabile" per Mosca

Gli alleati della cosiddetta "Coalizione dei volenterosi" si è riunita questo giovedì, con alcuni dei leader presenti a Parigi e altri che partecipano in videoconferenza alla riunione, convocata dal presidente francese Emmanuel Macron e dal primo ministro britannico Keir Starmer su richiesta del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Secondo fonti militari interpellate da Euronews, sono state pianificate tre principali garanzie di sicurezza per l'Ucraina: si tratta di una forza militare di deterrenza, di pattugliamenti aerei e di un contingente di sminamento navale.
Le fonti hanno dichiarato che è previsto anche un "war gaming", ovvero la riproduzione di vari scenari potenziali di guerra, per garantire piani militari adeguati per ogni eventualità.
Rimane tuttavia la questione, secondo quanto appreso, di "cosa fare in caso che la Russia spari" sui militari internazionali.
Chi partecipa alla riunione dei Volenterosi
"Questa riunione ci consentirà di finalizzare delle garanzie di sicurezza robuste per l'Ucraina", ha detto Macron aprendo il vertice.
A Parigi si tiene "un incontro cruciale della Coalizione dei Volenterosi", ha scritto invece la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, con l'auspicio di portare a termine il lavoro svolto finora tra cui "costruire una forza multinazionale per l'Ucraina sostenuta dagli Stati Uniti" e "rafforzare la posizione difensiva dell'Europa".
Fra i presenti secondo la lista diramata dall'Eliseo ci sono, oltre Macron e Zelensky, l'inviato Usa Steve Witkoff, il premier belga Bart De Wever, la premier danese Mette Frederiksen, il presidente finlandese Alexander Stubb, il primo ministro olandese Dick Schoof e quello polacco Donald Tusk, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, insieme a von der Leyen e l'inviato speciale del presidente americano, Steve Witkoff.
Starmer è collegato invece alla riunione in video, così come la premier italiana Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il premier spagnolo Sanchez, che ha avuto un problema tecnico sul volo per la Francia, e i leader di Albania, Australia, Bulgaria, Canada, Cipro, Croazia, Estonia, Giappone, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Montenegro e Norvegia.
Partecipa anche il segretario generale della Nato, Mark Rutte, che ha precisato alla vigilia che, sebbene l'Alleanza atlantica non avrà un ruolo nelle garanzie di sicurezza a Kiev, seguirà i colloqui "per evitare di disperdere troppo le risorse" insieme al Comandante supremo dell'Alleanza in Europa (Saceur), il generale statunitense Alexus G. Grynkewich.
La coalizione dei Volenterosi è stata creata a metà febbraio per lavorare sulla fornitura di garanzie di sicurezza per l'Ucraina in caso di cessate il fuoco con la Russia, data l'insistenza di Washington sul fatto che l'Europa dovrebbe assumersi la maggior parte dell'onere.
Kiev considera l'adesione alla Nato e all'Ue come la massima garanzia di sicurezza, ma ha chiesto agli alleati a garantire comunque un sostegno a lungo termine per scoraggiare una potenziale aggressione futura.
Trump, Putin e Zelensky "non sono ancora pronti" ai negoziati diretti
All'inizio della settimana l'Eliseo aveva dichiarato di essere in attesa della conferma del sostegno degli Stati Uniti. Macron informerà dei colloqui di giovedì il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Molti alleati diffidano dall'inviare soldati in Ucraina in caso di cessate il fuoco con la Russia, anche in aree lontane dal fronte, senza un cosiddetto backstop statunitense, vale a dire la copertura aerea e missilistica e la condivisione dell'intelligence degli Stati Uniti.
I Paesi coinvolti nella coalizione e l'Ucraina stanno esortando Trump ad aumentare la pressione sulla Russia dopo che il presidente, Vladimir Putin, ha ignorato una scadenza statunitense per ritornare al tavolo dei negoziati.
Alla domanda mercoledì sulla mancanza di progressi in tal senso, il presidente Usa ha dichiarato all'emittente Cbs News di essere in contatto con entrambi i leader, russo e ucraino, e che "qualcosa succederà, non sono ancora pronti ma qualcosa succederà".
"Le garanzie di sicurezza richieste dall'Ucraina rappresentano una minaccia per il continente europeo e sono assolutamente inaccettabili", ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Mirano a preservare l'Ucraina come trampolino di lancio per il terrore, per le provocazioni contro il nostro paese", ha proseguito la portavoce, "la Russia non discuterà l'idea di un intervento militare straniero in Ucraina in nessuna forma".
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