La Slovenia diventa il primo Paese Ue a vietare il commercio di armi con Israele

La Slovenia sarà "il primo Paese europeo" a vietare il commercio di armi con Israele in risposta alle azioni del governo di Benjamin Netanyahu a Gaza, ha dichiarato venerdì il primo ministro Robert Golob all'Agenzia di stampa del Paese (STA).
"Su iniziativa del Primo Ministro Robert Golob, il governo ha adottato oggi una decisione che vieta l'esportazione e il transito di armi ed equipaggiamenti militari da o attraverso la Repubblica di Slovenia verso Israele, così come l'importazione di tali beni da Israele nella Repubblica di Slovenia", secondo una dichiarazione citata dalla STA e pubblicata sulla pagina web del governo sloveno.
Nella nota si aggiunge che la decisione di Golob deriva dalla sua promessa di "agire in modo indipendente" contro Israele se l'Ue "non avesse adottato misure concrete entro la metà di luglio".
"A causa di disaccordi interni e della mancanza di unità, l'Unione europea non è attualmente in grado di adempiere a questo compito", si legge nella dichiarazione.
Gli Stati membri dell'Ue hanno ripetutamente fallito nel raccogliere un sostegno sufficiente per rispondere alle continue azioni di Israele a Gaza. Nonostante la revisione dell 'accordo di associazione UE-Israele abbia rivelato che le azioni del Paese a Gaza violano i diritti umani, i 27 Stati membri dell'Ue non sono riusciti a trovare un accordo su nessuna delle 10 sanzioni proposte, compresa la sospensione parziale dell'accesso di Israele al programma di ricerca e innovazione Horizon Europe.
Un embargo sulle armi a Israele non è mai stato presentato tra le opzioni di azione a livello Ue. Le norme delle Nazioni Unite e dell'Ue stabiliscono che le violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra dovrebbero dar luogo a embarghi sulla vendita di armi. Inoltre, in seguito alla guerra tra Israele e Hamas a Gaza, Italia, Spagna, Belgio e Paesi Bassi hanno già bloccato o limitato le esportazioni.
Israele importa quasi il 70% del suo arsenale dagli Stati Uniti, il più grande esportatore di armi al mondo, ma la Germania è il secondo fornitore di Israele: dal 7 ottobre 2023 ha esportato armi per un valore di 485 milioni di euro. L'Italia è al terzo posto, con una fornitura inferiore all'1 per cento.
La Slovenia è stata uno dei Paesi membri che ha chiesto a gran voce un'azione dell'Unione contro Israele. Il Paese ha riconosciuto uno Stato palestinese nel giugno dello scorso anno e da allora ha ripetutamente chiesto un cessate il fuoco a Gaza e un aumento degli aiuti all'enclave.
Ha inoltre dichiarato personae non grata due ministri israeliani di estrema destra, il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir e il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich.
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