Parte da Catania un secondo gruppo di navi per raggiungere Gaza

Mentre il gruppo di oltre cinquanta navi della Global Sumud Flotilla si appresta a lasciare le acque al largo di Creta e a dirigersi verso la Striscia di Gaza per rompere l'assedio israeliano, una seconda flottiglia è in partenza sabato pomeriggio dal porto di Catania, in Sicilia.
Il gruppo di dieci imbarcazioni raggruppate dai movimenti Freedom Flotilla e Thousand Madeleen è composto da circa settanta volontari internazionali, tra cui nove parlamentari e rappresentanti politici da Paesi Ue e dagli Stati Uniti.
Diversamente dal gruppo che si trova attualmente al largo di Creta, la seconda flotta non ha come obiettivo quello di portare aiuti a Gaza ma di rompere l'assedio israeliano a Gaza. "La nostra missione non riguarda la consegna degli aiuti, ma aiutare a rompere l'assedio e confrontare i governi e le istituzioni che consentono i crimini di Israele. Non chiedeteci perché navighiamo. Piuttosto, taggate i vostri politici in questo post e chiedete che smettano di sostenere i crimini di Israele contro l'umanità!", hanno scritto gli organizzatori in un post pubblicato sui social media nei giorni scorsi.
Durante la conferenza stampa prima della partenza da Catania, gli organizzatori hanno spiegato che le navi sono in stretto contatto con la Global Sumud Flottila, ma loro non aspetteranno l'arrivo delle navi in barche oggi dall'Italia. "Siamo pronti a partire e non finiremo fino a quando la Palestina, vittima di attacchi senza precedenti, non sarà libera. Con noi i cittadini del mondo che finalmente si stanno ribellando e lottano, con azioni non violente, per la liberazione del popolo palestinese", hanno detto gli organizzatori.
I tentativi precedenti di raggiungere la Striscia di Gaza
Lo scorso luglio la nave Handala della Freedom Flotilla era stata abbordata e sequestarata dalle autorità israliane dopo aver raggiunto le acque al largo di Gaza. L'equipaggio era stato trattenuto in strutture di Israele dopo l'attracco al porto di Ashdod e poi rimpatriato. A giugno anche la nave Madleen aveva provato ad attraccare a Gaza, ma anceh in questa occasione le forze israeliane sono intervenute fermando trattenendo l'equipaggio di 12 persone. Tra loro c'era anche l'attivista svedese Greta Thunberg che attualmente è parte della missione della Global Sumud Flotilla.
Dalla delegazione italiana Global movement to Gaza Italia è poi arrivato anche un augurio di buon vento. "Il solco è ormai tracciato: anche se le nostre barche dovessero essere intercettate e fermate, ce ne saranno sempre altre che continueranno a partire. Per rompere il blocco imposto da Israele, aprire corridoi umanitari e ripristinare il diritto internazionale della navigazione verso le acque palestinesi", hanno scritto gli italiani sui social.
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