Australia, caccia al fuggitivo: accusati i fiancheggiatori del sospetto killer di due agenti

In Australia, la polizia ha formalmente accusato alcune persone di aver dato rifugio a Dezi Freeman, il fuggitivo ritenuto responsabile dell’omicidio di due agenti lo scorso martedì.
Mentre la caccia all’uomo entra nella sua seconda settimana, la polizia dello Stato di Victoria ha diffuso un appello pubblico invitando chiunque stia aiutando Freeman a consegnarlo alle autorità.
Freeman, 56 anni, è accusato di aver sparato e ucciso un detective di 59 anni e un agente anziano di 35 anni durante l’esecuzione di un mandato di perquisizione nella sua proprietà di Porepunkah, cittadina situata a circa 320 km a nord-est di Melbourne. Un terzo agente è rimasto ferito nella sparatoria, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Secondo quanto riferito, un’unità composta da dieci poliziotti si era recata presso l’abitazione di Freeman per eseguire il mandato, i cui dettagli non sono stati ancora resi pubblici.
La fuga del presunto omicida
Dopo gli spari, l’uomo si è dileguato nella fitta boscaglia circostante, facendo perdere le proprie tracce. In una conferenza stampa, il sovrintendente della polizia di Victoria Brett Kahan ha dichiarato che alcune persone sarebbero a conoscenza della sua posizione, avvertendo: "State commettendo un crimine estremamente grave ospitando o aiutando la fuga di Dezi Freeman".
Per agevolare la collaborazione dei cittadini, le autorità hanno istituito una struttura mobile a Bright, dove è possibile fornire segnalazioni anche in forma anonima.
La moglie di Freeman, arrestata insieme a un quindicenne giovedì e poi rilasciata, ha rivolto un appello pubblico al marito affinché si arrenda.
Il commissario capo della polizia di Victoria, Mike Bush, ha descritto il sospettato come armato e con notevoli competenze di sopravvivenza in ambienti naturali.
Prima di questo episodio, l’ultimo agente di polizia ucciso in servizio in Australia risaliva al 2023, nello Stato del South Australia.
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