Armenia-Azerbaigian: accordo per la pace pronto per essere firmato

L'Azerbaigian e l'Armenia hanno dichiarato di aver concluso i colloqui di pace volti a risolvere il conflitto ultratrentennale tra i due Paesi del Caucaso. L'accordo per normalizzare i legami rappresenterebbe una svolta importante in una regione in cui Russia, Unione Europea, Stati Uniti e Turchia si contendono l'influenza.
I due Stati post-sovietici sono stati coinvolti in ostilità dalla fine degli anni Ottanta. All'epoca, il Nagorno-Karabakh era una regione dell'Azerbaigian con una popolazione prevalentemente di etnia armena che si era staccata dall'Azerbaigian.
La disputa su questa regione ha portato a diverse guerre nel corso degli anni, ma il testo concordato fa sperare in una risoluzione duratura del lungo conflitto.
Oggi, il ministro degli Esteri azero Jeyhun Bayramov ha comunicato ai giornalisti che "il processo di negoziazione sul testo dell'accordo di pace con l'Armenia è stato concluso".
"L'Armenia ha accettato le proposte dell'Azerbaijan sui due articoli del trattato di pace precedentemente irrisolti", ha aggiunto.
Il ministero degli Esteri armeno ha poi confermato la dichiarazione di Bayramov, affermando che "i negoziati sulla bozza di accordo sono stati conclusi" e che "l'accordo di pace è pronto per la firma".
Ma in un accenno alle tensioni persistenti, l'Armenia ha criticato l'Azerbaijan per aver rilasciato una dichiarazione unilaterale anziché una congiunta. Yerevan ha affermato di essere pronta ad avviare colloqui con l'Azerbaijan sulle "date e il luogo per la firma dell'accordo".
Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha riconosciuto la sovranità di Baku sul Karabakh dopo tre decenni di governo separatista, una mossa vista come un primo passo cruciale verso la normalizzazione delle relazioni. L'anno scorso l'Armenia ha anche restituito all'Azerbaijan quattro villaggi di confine che aveva sequestrato decenni prima.
Il contesto del conflitto
La regione montuosa del Nagorno-Karabakh, priva di sbocchi sul mare, era riconosciuta a livello internazionale come parte dell'Azerbaigian, ma aveva una maggioranza etnica armena sostenuta da Yerevan. Questa situazione ha creato tensioni tra i due vicini.
Fino a poco tempo fa, gran parte del Nagorno-Karabakh era governato dalla non riconosciuta "Repubblica del Nagorno-Karabakh", nota anche come "Repubblica dell'Artsakh".
L'Armenia non ha mai riconosciuto ufficialmente l'indipendenza della regione, ma è diventata il suo principale sostenitore finanziario e militare e il territorio ha funzionato come parte de facto dell'Armenia.
Dopo molti anni di pausa negli scontri, con occasionali esplosioni di violenza, le truppe azere hanno rapidamente preso il controllo dell'area nel settembre 2023 con l'aiuto di droni turchi, sconfiggendo le forze armene in una breve battaglia.
La maggioranza degli armeni è fuggita e l'1 gennaio 2024 la "Repubblica del Nagorno-Karabakh" è stata formalmente sciolta.
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