Le reazioni politiche alla condanna di Marine Le Pen

Coalizione di governo su posizioni diverse

Le reazioni politiche alla condanna di Marine Le Pen per appropriazione indebita di fondi del Parlamento Europeo, rispecchiano le diverse anime del governo Meloni e l'atteggiamento dei partiti di maggioranza verso le forze di estrema destra in Europa.

Se da un lato sia Fratelli d'Italia che Forza Italia ostentano moderazione dall'altro, la Lega di Matteo Salvini, storico alleato della leader dell'estrema destra francese usa toni più duri.

Il portavoce del partito di Antonio Tajani, Raffaele Nevi, intervistato da Radio Radicale esclude la possibilità di un terremoto politico e parla di garantismo, "c'à una sentenza, vanno rispettate le leggi francesi si andrà a elezioni si vedrà chi vincerà".

Atteggiamento simile quello del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che pur prendendo le difese di Le Pen, si limita a dire che "colpire il leader di un grande partito" danneggia la democrazia andando a "privare milioni di cittadini della possibilità di essere rappresentati politicamente".

Salvini commenta il caso Le Pen e attacca l'Europa di Von der Leyen

Di tutt'altro tenore invece i commenti di Matteo Salvini, amico e alleato politico della Le Pen, che sul suo profilo X pubblica una selfie utilizzando l'hashtag "Je soutiens Marine", "Sto dalla parte di Marine".

In un lungo post in francese sempre su X il leader della Lega, partito che con il "Rassemblement National" fanno parte del gruppo politico "Patriots for Europe" nel Parlamento Europeo, attacca Bruxelles.

"Quella contro Marine Le Pen" scrive Salvini "è una dichiarazione di guerra da parte di Bruxelles, in un momento in cui le pulsioni belliche di Von der Leyen e Macron sono spaventose. Non ci facciamo intimidire, non ci fermiamo: avanti tutta amica mia!".

Parlando di "pulsioni belliche spaventose" riferendosi a Von der Leyen e Marcon" Salvini torna ai toni polemici dei giorni scorsi e alle critiche al piano di difesa Europeo. "L'Italia deve essere il ponte tra Ue e Stati Uniti" aveva detto, "quella di Von Der Leyen e Macron non è la nostra Europa".