Ucraina, Zelensky esorta l'Ue a rimanere unita contro la guerra "anti-europea” della Russia

La strategia della Russia rimane “anti-europea” e il continente deve rimanere unito in qualsiasi ulteriore negoziato per fermare la guerra di Mosca in Ucraina. Ad affermarlo è stato il presidente Volodymyr Zelensky dopo l'incontro con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a Bruxelles, nel primo pomeriggio di domenica.
L'incontro tra i due arriva dopo che una serie di leader europei hanno annunciato che lunedì si uniranno ai colloqui con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a Washington: “È fondamentale che l'Europa sia unita ora come lo era all'inizio, come lo era nel 2022 quando è iniziata la guerra”, ha aggiunto il leader ucraino in una conferenza stampa congiunta con von der Leyen.
Kiev insiste su un cessate il fuoco per poi negoziare un accordo di pace
"In primo luogo, dobbiamo fermare le uccisioni. Putin ha molte richieste, ma non le conosciamo tutte. Se sono davvero tante come abbiamo sentito, allora ci vorrà tempo per esaminarle tutte, ed è impossibile farlo sotto la pressione delle armi", ha osservato ancora Zelensky. Secondo il quale "Putin non vuole fermare le uccisioni, ma deve farlo”. Il capo di Stato di Kiev ha quindi sottolineato come sia necessario un cessate il fuoco per iniziare a lavorare su un accordo definitivo che ponga fine alla guerra della Russia in Ucraina.
Il presidente degli Stati Uniti aveva inizialmente dichiarato che avrebbe discusso di un cessate il fuoco con Vladimir Putin durante il loro incontro in Alaska venerdì scorso. Precisando che il cessate il fuoco avrebbe consentito l'avvio di discussioni su un accordo per porre fine alla guerra.
Tuttavia, dopo il vertice in Alaska, Trump non ha menzionato la possibilità di un cessate il fuoco e ha dichiarato che avrebbe voluto discutere direttamente l'accordo di pace. Kiev e gli alleati europei dell'Ucraina temono che ciò consentirebbe alla Russia di guadagnare tempo per continuare i suoi attacchi contro l'Ucraina, trascinando i negoziati con le richieste estreme e irrealistiche del Cremlino, dimostrando ancora una volta la sua riluttanza a fermare la guerra.
“Abbiamo bisogno di negoziati reali, il che significa che possono iniziare dove si trova ora la linea del fronte. La linea di contatto è quella migliore per dialogare”, ha affermato Zelensky.
Von der Leyen: l'Ucraina deve diventare "un porcospino d'acciaio"
Gli alleati europei di Kiev ritengono che occorra fornire solide garanzie di sicurezza per proteggere sia l'Ucraina che l'Europa, ha dichiarato da parte sua von der Leyen. Inoltre, l'Ucraina deve essere in grado di difendere la propria sovranità e integrità territoriale e non devono esserci limitazioni alle forze armate ucraine.
“L'Ucraina deve diventare un porcospino d'acciaio, indigesto ai potenziali invasori”, ha sottolineato la presidente della Commissione europea. Che sulle eventuali concessioni territoriali è stata categorica: qualsiasi decisione rimane esclusivamente nelle mani dell'Ucraina e degli ucraini.
“La nostra posizione - ha dichiarato - è chiara: i confini internazionali non possono essere modificati con la forza; queste sono decisioni che devono essere prese dall'Ucraina e dall'Ucraina... e non senza l'Ucraina al tavolo delle trattative”, ha affermato la presidente della Commissione.
Nel frattempo, l'Europa continuerà a esercitare pressioni sull'economia di guerra della Russia, con “un nuovo pacchetto in arrivo a settembre”, ha aggiunto.
Zelenskyy è arrivato domenica a Bruxelles per un incontro con von der Leyen prima del suo viaggio a Washington lunedì. I due parteciperanno anche alla riunione in videoconferenza della "Coalizione dei volenterosi", insieme al cancelliere tedesco Friedrich Merz, al presidente francese Emmanuel Macron e al primo ministro britannico Keir Starmer.
Prima dell'incontro di domenica, von der Leyen ha confermato che lunedì sarà al fianco di Zelensky alla Casa Bianca per partecipare all'incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, su richiesta del presidente ucraino.
La presidente della Commissione ha sottolineato poi che anche altri leader europei parteciperanno all'incontro, ma non è ancora chiaro se si recheranno a Washington o se parteciperanno in collegamento.
A Washington anche Starmer, Merz, Macron e Meloni
Starmer ha annunciato che sarà presente nella capitale americana, secondo quanto riferito da Downing Street. Il primo ministro britannico “è pronto a sostenere questa prossima fase di ulteriori colloqui e ribadirà che il suo sostegno all'Ucraina continuerà per tutto il tempo necessario”, ha affermato il suo ufficio in una dichiarazione.
Allo stesso modo, Berlino ha dichiarato che anche Merz si recherà lunedì a Washington. “Il viaggio servirà a scambiare informazioni con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dopo il suo incontro con il presidente russo Vladimir Putin in Alaska”, ha affermato il portavoce del cancelliere.
Si ritiene che anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà presente: per questo ha interrotto le proprie vacanze ed è rientrata a Roma al fine di prepararsi al viaggio negli Stati Uniti. Con le ci saranno anche il presidente della Francia Emmanuel Macron, il segretario generale della Nato Mark Rutte e il presidente finlandese Alexander Stubb.
L'ufficio del presidente transalpino ha dichiarato domenica in un comunicato che i leader saranno presenti per garantire “il coordinamento tra gli europei e gli Stati Uniti con l'obiettivo di raggiungere una pace giusta e duratura che preservi gli interessi vitali dell'Ucraina e la sicurezza dell'Europa”.
La visita di Zelensky alla Casa Bianca è la prima dopo il drammatico scontro avvenuto a febbraio nello Studio Ovale tra lo stesso leader ucraino, Trump e il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance. Segue inoltre l'incontro di venerdì tra Trump e Putin in una base militare in Alaska.
L'ultimo incontro di Meloni con Trump e l'appello del Papa
Il 17 aprile 2025, Giorgia Meloni aveva incontrato Trump alla Casa Bianca, in quello che è stato il primo bilaterale ufficiale tra i due leader da quando Trump è tornato alla presidenza. L’incontro ha rappresentato un momento chiave per consolidare i rapporti tra Italia e Stati Uniti, all’interno di un quadro geopolitico profondamente mutato dalla guerra in Ucraina, dalla crescente instabilità nel Mediterraneo e dalle tensioni interne all’Alleanza Atlantica.
Durante il faccia a faccia, durato circa un’ora, i due leader avevano discusso soprattutto di sicurezza internazionale. Trump aveva ribadito la necessità per i Paesi europei di aumentare la spesa per la difesa, lodando l’impegno dell’Italia ad avvicinarsi all’obiettivo del 2 per cento del Pil, in linea con le indicazioni della Nato.
Papa Leone XIV ha da parte suo espresso nuovamente l'auspicio che le trattative di pace possano andare a buon fine e che "si ponga sempre al primo posto il bene comune dei popoli". Il pontefice si è espresso sulla questione dopo la recita dell'Angelus, parlando di fronte al palazzo di Castel Gandolfo dove sta trascorrendo il periodo estivo.
Today