Libia, sventato attacco alla sede della missione Onu a Tripoli: avviata un'inchiesta

Il ministero degli Interni della Libia ha annunciato che le forze di sicurezza sono riuscite a sventare un tentativo di colpire la sede della missione Onu a Tripoli con un missile Spg, che è atterrato invece su una casa nel comune di Janzour senza causare danni.
È stata sequestrata un'auto Toyota Camry del 2003, all'interno della quale sono stati trovati altri due razzi e un lanciatore, ha dichiarato lo stesso ministero in un comunicato. Secondo le autorità libiche, sono in corso indagini per identificare le persone coinvolte e raccogliere le informazioni necessarie per arrestarle e consegnarle alla giustizia, sottolineando la "massima professionalità" adottata nel proteggere le proprietà pubbliche e private, così come le sedi delle missioni internazionali e delle ambasciate.
La missione Onu in Libia conferma il tentato attacco
D'altra parte, la missione delle Nazioni Unite ha confermato in una dichiarazione pubblicata sulla piattaforma X che la sua sede non è stata colpita dall'incidente, esprimendo il suo apprezzamento per la rapida risposta e la vigilanza dei servizi di sicurezza libici.
Ha inoltre accolto con favore l'avvio di un'indagine approfondita per garantire la protezione dei locali delle Nazioni Unite e ha ribadito il suo impegno a sostenere la Libia nel suo percorso verso la pace e l'istituzione dello Stato di diritto.
La roadmap delle Nazioni Unite per superare la crisi libica
L'incidente si è verificato dopo una sessione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, nel corso della quale l'inviata delle Nazioni Unite in Libia, Hannah Tetteh, ha presentato una proposta di roadmap per porre fine alla divisione politica e tenere elezioni presidenziali e parlamentari entro un massimo di 18 mesi.
Il piano delle Nazioni Unite, secondo Tetteh, si basa su tre assi principali: formare un governo unificato in grado di unificare le istituzioni, avviare un ampio dialogo che garantisca la partecipazione delle varie componenti libiche, affrontare le radici del conflitto e creare un ambiente stabile per le elezioni, parallelamente a passi urgenti per rafforzare la governance e unificare i settori chiave.
In un rapporto consegnato al Consiglio di Sicurezza, il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha invitato i leader libici a prendere sul serio le proposte del Comitato consultivo e a impegnarsi su una tabella di marcia comune verso le elezioni.
Elezioni entro diciotto mesi e dialogo aperto: il piano dell'Unsmil
Ha sottolineato la necessità di smettere di usare la violenza per raggiungere obiettivi politici e di impegnarsi in un dialogo sincero per riportare il Paese sulla strada della pace e della stabilità.
Questi sviluppi giungono mentre le Nazioni Unite continuano i loro sforzi per colmare la divisione tra due governi rivali: quello di unità nazionale di Tripoli, sostenuto a livello internazionale e guidato da Abdelhamid Debiba , che controlla la Libia occidentale, e l'esecutivo parallelo formato dalla Camera dei Rappresentanti all'inizio del 2022, guidato da Osama Hammad, che ha sede a Bengasi e controlla l'est del Paese e la maggior parte del sud.
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