Mps rilancia su Mediobanca: offerta da 13,5 miliardi con parte in contanti per la banca milanese

Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha rilanciato sull'acquisizione di Mediobanca lunedì, aumentando l'offerta con una componente in contanti di 0,9 euro ad azione e abbassando la soglia minima di validità dell'Opa dal 66,7 al 35 per cento delle azioni con diritti di voto.
Lo ha comunicato la stessa banca senese martedì, all'indomani della riunione del suo consiglio di amministrazione rimettendo al centro della cronaca finanziaria la storico istituto milanese, che torna al centro della cronaca finanziaria dopo il mancato rafforzamento attraverso il controllo di Banca Generali.
Mps aveva fatto un'offerta pubblica di scambio (Ops) a gennaio, valida fino all'8 settembre, che Mediobanca aveva respinto nella sua versione iniziale. L'impegno in contanti del rilancio di Mps ammonta a circa 750 milioni di euro, nell'ambito di un'offerta complessiva che con le azioni arriva a 13,5 miliardi di euro.
"Rimangono immutati gli obiettivi finanziari", si legge in una nota della banca, "volti al mantenimento di una forte solidità patrimoniale e di una politica di dividendi ai massimi livelli nel settore, nella convinzione che l'impegno e i risultati attesi saranno apprezzati da tutti gli stakeholder".
Il consiglio di Mps "è fermamente convinto che l’incremento del corrispettivo rappresenti un'ulteriore e concreta testimonianza del valore industriale dell’operazione e dell'attenzione dell'offerente nei confronti del mercato, con l’obiettivo di massimizzare le adesioni all'offerta ed accelerare la creazione di valore", ha concluso la nota di Mps.
Secondo gli analisti, il successo dell'ops non è a rischio ma sarà cruciale la risposta del mercato. I due maggiori azionisti di Mediobanca con un totale del 30 per cento infatti, Delfin e Caltagirone, detengono al contempo quasi il 20 per cento di Mps.
I due azionisti sono stati decisivi nel rifiuto dell'acquisizione di Banca Generali e si sono schierati a favore del passaggio di mano dell'istituto di credito fondato da Enrico Cuccia. Si ritiene che i soggetti istituzionali che detengono altri pacchetti azionari per circa il 10 per cento di Mediobanca seguiranno la loro indicazione.
Le prime indicazioni delle borse vengono da Milano dove martedì, all'apertura di Piazza Affari, Mps e Mediobanca hanno perso circa il 2 per cento del loro valore.
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